Dopo aver spedito il quadro dell’Ultima  Cena in quel di Modena sono senza dubbio più tranquilla. Sabato 11 giugno è una giornata molto importante per noi ascolani e necessita di un bel riposo mattutino, di una doccia lunga e rilassante e la classica sortita dal parrucchiere, tappa fissa per noi bei bocconcini ambulanti. Marco (il coiffeur) se non mi vede telefona a casa preoccupato “e Fede che fine ha fatto? Qui manca l’allegria!” (o la cassa piange?).

Eh, dura la vita di noi giovani dive! Tornando al dì del giudizio, e, ritrovata la beltà negli occhi miei “ridenti e fuggitivi”, “lieta e pensosa” mi precipito nel caos del mondo in cammino già da un po’ visto che ormai è ora di pranzare! Ho anche l’inaugurazione della nuova sede de ilQuotidiano. Come poter mancare! Il direttore si infurierebbe e, vista la stazza da granatiere, è opportuno che io vada e alla svelta poi.

Ovviamente il ritardo è d’obbligo, noi vamp non possiamo arrivare puntuali, mai ce lo insegnano col manualetto tascabile in dotazione alla nascita. Entro, saluto e porgo le scuse di rito per la mezz’oretta rubata ma…accipicchia mi accorgo che..c’è chi arriva anche dopo di me! Eh, l’ho detto io sono ancora una VIP in erba!

 Bella la nuova redazione e queste sedie che sembrano quelle del dentista comodissime: quasi quasi faccio un riposino va! Come sono comode, come sono comode, zzz zzz…quando apro di nuovo gli occhi mi trovo da sola e gli altri che brindano dall’altra parte. Cavoli che figura.

Guardo l’orologio (toglietemi tutto ma non il mio Breil) e il cuore ha un sussulto…devo andare! Di soppiatto (virtualmente con la tuta nera dei ladri professionisti) sguscio via, ormai è tardissimo e il Picchio ha bisogno di me. Non ho neppure il tempo di andare a casa a cambiarmi e, così, con i tacchi altissimi mi dirigo (non troppo velocemente, se cado da questa altezza mi rovino!) verso il Del Duca compagno di mille vittorie e, ahimè, di altrettante sconfitte!

Trovo tutti alle proprie postazioni, sguardi di intesa della serie “stringiamo i denti per novanta minuti più recupero e ce la facciamo”. Ma la piva nel sacco bisogna mettercela, almeno una ragazzi non di più, una sola. Freddolini ehm Brezzolini ehm Frezzolini deve girarsi una volta sola a guardare il pallone in fondo alla rete! E Beautiful Coppola mai ovviamente!

Mi siedo sui caldissimi gradoni dello Stadio estraggo dalla borsa di Mary Poppins il lettore mp3 ..come? La dolce Mary non possedeva un lettore mp3? Ma fatemi il piacere con tutti i soldi che guadagnava! E cerco di distrarmi ascoltando la musica perché anche questa volta sono giunta al Del Duca in anticipo. Due volte consecutive…mi merito un premio ! Tra Baglioni, Gatto Panceri, Biagio e Mango chiedo una flebo di ottimismo al bar. Nel frattempo faccio uno sbadiglio, ancora sonno? E ripenso alla sedia della redazione con rimpianto. Ahia, queste gradinate scottano!

 Eccoli in campo i miei paladini! Belli e pimpanti. C’è Michelino c’è Highlander, Fullmonty..cciolo, Pippo,  Co.co.co, coremiobucchi, Inox, Mirko s..Cudini, Francois Modesto, patagarru, oltre al Beautiful de noantri. Ho gli occhi a cuoricino vedo solo loro in campo: la mia è la classica infatuazione che le bimbe hanno per il papà io la ho per l’Ascolicalcio.

E’ dura cercare un uomo che riassuma undici giocatori in campo, che indossi maglia a strisce bianconere il sabato sera e mi dia le stesse gioie e gli stessi dolori (beh di quelli son capaci tutti gli uomini, paiono fatti con lo stampino per far soffrire noi gentil sesso!)!. Ma i canarini? Boh, dove sono ? Ma ci sono anche loro in campo?, il Picchio se li sarà mangiati tutti, io non li vedo!

E al decimo accade che quello che meno ti aspetti, ti colga di sorpresa e ti lasci esterrefatta, basita, intimorita, scompigliata, meravigliata, impensierita, costernata ma felice! Co.co.co fa quello che nei miei sogni non osavo neppure immaginare. Calcia il pallone lasciando Freddolini ehm Frezzolini a guardare la sfera carambolare in rete. O Madonna mia che colpo al cuore. Impallidisco. Tutti attorno a me gioiscono saltano, cantano e io? Io rimango di pietra.

Ora cominciano a guardarmi male pensano sia modenese e, per fortuna, che non indosso la maglia con Titty sennò stasera venivo insultata dai miei concittadini. Immobile, continuo a sentire la mia musica e i brividi percorrono tutto il corpo ma che freddo! Infilo il giubbino in tinta (nero) e guardo senza parlare, senza proferire parola. È che la voce non la ho! Ho perso favella, ho perso qualsiasi riflesso.

Intanto Centurioni (uno così in difesa fa paura) palpeggia er coremio in area e Rizzoli (ma chi quello della la casa editrice?) indovinate che escogita? eh, sto libraio stasera decide di concederci il penalty. E il nostro co.co.co che fa? Si mette una mano sulla coscienza e pensa : mumble mumble: ma se ora io trasformassi tutti si tranquillizzerebbero e non ci sarebbe pathos… non c’è l’adrenalina fino al novantesimo…eppoi è troppo presto per chiudere una partita… anche ‘sti poveretti dei modenesi tutta questa strada per vedersi un due a zero già al primo tempo… la psicologia in questi casi è tutto… eppoi Fabbrini e compagni mi sono simpatici…ma facciamoceli credere fino alla fine… è come un film giallo se sai già chi è il colpevole che piacere c’è a leggere…eppoi Federica aveva detto un gol solo può bastare e io devo farla contenta…insomma dopo queste riflessioni, di cui l’ultima più apprezzata, calcia dritto sul palo esterno alla destra di Brezzolini aridaje ehm Frezzolini!

Il cuore ricomincia a pulsare. Non voglio vedere nulla ora sono troppo agitata. Mi copro gli occhi e ascolto Baglioni “le lacrime di marzo che ora tu piangi per me…” ahia qua si piange pure! Non vedo e non sento in questo caso l’omertà è una regola. Per fortuna che il biglietto è gratis venir qui per non vedere la partita…estraggo le carte dalla borsettina di Mary Poppins e faccio un solitario.

Poi con il binocolo ad alta precisione inizio a scrutare il cielo per riconoscere le stelle. Ehi guarda l’Orsa maggiore! D’improvviso una stella cadente..un desiderio, un desiderio…ehm sentire il triplice fischio ora! E come d’incanto nella notte stellata il sogno si avvera: il libraio di cui sopra fa tre sospironi dentro l’aggeggino sibilante……è finita? È finita? Si è davvero finita. Siamo ai play off e io non capisco più nulla so solo che le scarpe mi dolgono e che ancora una volta i miei undici eroi mi han dato una gioia.

La Mary Poppins che è in me infila tutto il necessaire nella borsina e guardando i 3000 (1500?) (2000?) (900?) modenesi si sente di cantare “Basta un poco di zucchero e la pillola va giù , la pillola va giù, la pillola va giù…!”