Ultime riflessioni sul referendum. Il Dott. Gerardo Tricarico. Del Comitato Regionale per il SI.
| Il Vice Presidente dell'Assocoazione Nazionale Fibrosi Cistica. "Non mi aspettavo di vivere in un paese bigotto ed asociale"
di Carmine Rozzi
A commentare il risultato del referendum non poteva mancare quello autorevole del Dott. Gerardo Tricarico, Vice Presidente dellAssociazione Italiana Fibrosi Cistica, nonché Presidente del Comitato Regionale per il SI.
Questa battaglia dellastensione non sta né in cielo né in terra perché adesso ha lobbligo di essere conseguente. Primo deve far diventare illegale la spirale, la miocentesi, laborto altrimenti il risultato non ha senso. Secondo è quello dellinformazione. Da una parte scopriamo che il nostro paese è più simile ai paesi teologici tipo Iran ed altri paesi di questo genere. Linformazione televisiva non è riuscita in alcun modo a far capire alla gente quello che gli sta passando sopra alla testa. Terzo aspetto fondamentale è che anche quelli che avrebbero dovuto appoggiare il referendum hanno fatto i loro errori perché non era questa loccasione per farne un dibattito politico.
Voglio dire che pur condividendo le intenzioni avrebbero dovuto lasciar spazio a chi sapeva di che cosa stava parlando e che poteva informare adeguatamente la gente nel poco tempo che vi era a disposizione. Lultimo punto, quello che mi ha sorpreso e che non mi aspettavo, è che ero convinto di vivere in un paese civile dove cera solidarietà. In realtà ho scoperto un paese bigotto dove la credenza vale molto di più della ragione.
E venuto a mancare lappoggio femminile ?
Si ma è normale. Sono infatti le persone che normalmente passano più tempo davanti alla televisione. E hanno ricevuto inconsciamente una serie di messaggi sublimali specifici di cui non si sono neanche rese conto ma che ne hanno influenzato la decisione come una specie di lavaggio del cervello.
Lei accennava ad un comportamento consequenziale, ovvero ?
Un risultato positivo di queste battaglie è stato quello di far scoprire le carte alla controparte. La caparbietà, la tenacia con la quale hanno dovuto dimostrare, per vincere questo referendum, che laborto non centra, ha in realtà spaiato un po le carte e non gli permetterà questo gioco perchè, bene o male, dovrebbero rimangiarsi tutto quello che hanno detto in questi tre mesi.
Dopo questo risultato il partito degli assenteisti rischia di ingrossarsi anche per le politiche?
Effettivamente vi è un certo pericolo. In Italia i voti sono orientati secondo me su tre fronti. Il primo quello ideologico. Di quello che si informa, che cerca di capire il voto elettorale. Secondo, quello clientelare. Uno vota perché gli serve. Perché vi è un tornaconto. Il terzo è il voto emozionale basato su episodi. La campagna sullastensione sicuramente ha lavorato sul primo, poco sul terzo, rimanendo invariato il secondo.
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14/06/2005
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