Hanno preso carta e penna ed hanno chiesto spiegazioni al sindaco per mezzo di un’interrogazione. Le forze del centro sinistra sollevano una questione relativa al finanziamento chiesto dall’amministrazione comunale da destinare ad alcune strade interpoderali danneggiate dall’evento calamitoso del gennaio 2005.

 

L’interrogazione si apre con alcune premesse.

 

La prima fa riferimento ad una delibera di giunta n. 67 dell’11.03.2005, con la queal l’amministrazione comunale chiedeva lo stato di calamità naturale in ossequio al decreto legislativo 102/2005, inserendo un elenco di strade interpoderali danneggiate con le relative quantificazioni del danno. Si fa presente, inoltre, che nella delibera sopra citata viene richiamata una delibera precedente, deliberata nella stessa seduta al numero 66 tendente alla declassificazione di alcune strade vicinali, propedeutica all’inserimento delle stesse tra le strade interpoderali da ammettere a finanziamento con il fondo di solidarietà legato all’evento calamitoso e che uno dei motivi addotti per la declassificazione di una delle stesse strade (strada Pasquali) risiede nella richiamata ordinanza sindacale 93 del 30.07.2003 ove si chiudeva la stessa per gravi motivi di manutenzione. Il fondo di solidarietà – si prosegue in premessa – da cui attingere il finanziamento per le strade in questione, a tutti gli effetti strade private, è lo stesso da cui attingere i finanziamenti per i danni provocati alle abitazioni private.

 

Si precisa, inoltre, che “requisito necessario per l’ammissione al finanziamento è la dichiarazione del sindaco che le strade in oggetto erano in perfetto stato d’uso al momento dell’evento calamitoso e non difettavano di manutenzione ordinaria e/o straordinaria.

A questo punto saltano fuori alcune incongruenze. “Per la strada Pasquali si evince dagli atti stessi della giunta la non sussistenza di tale requisito visto che era stata chiusa con ordinanza proprio per motivi di dissesto e di sicurezza – osservano i consiglieri di minoranza – e per la strada Pacini si evince addirittura, da ricerche catastali e fotogrammatiche, nonché da documentazione fotografica e testimoniale, la non esistenza della stessa all’epoca dell’evento calamitoso, nonché da articoli di stampa e da testimonianze la realizzazione della stessa risulta in data successiva alla delibera di giunta”.

 

Stranezze che non sono passate sotto silenzio e che inducono i consiglieri a chiedere spiegazioni.

 

“Chiediamo chiarimenti al sindaco sia di carattere tecnico che eventuali documenti relativi alle due strade i oggetto – precisano – e nel caso in cui e nostre motivazioni siano come crediamo reali, chiediamo di conoscere le motivazioni che hanno indotto il sindaco e l’amministrazione ad assumere queste decisioni, favorendo con atto non veritiero alcuni privati rispetto ad altri che pure hanno subito danni. Chiediamo inoltre se ci sono stati atti tendenti ad accertare l’abuso riguardante la strada Pacini e, infine, vorremmo sapere con quali criteri l’amministrazione ha ritenuto di individuare quale procuratore speciale dei frontisti l’ingegner Alberto Cardinali, visto che questa nomina spetta esclusivamente ai frontisti e non all’amministrazione e che nessuna procura è stata rilasciata ad oggi dagli stessi al professionista in questione”.