Ancora una volta sono costretto ad intervenire in difesa del nostro ospedale.
Ciò che attualmente vedo è un progressivo impoverimento del nostro nosocomio operante nelle
forme e nei contesti piu svariati. I partiti si accapigliano su questo o quell'intervento senza un progetto generale e complessivo di sviluppo da seguire nel breve- medio e lungo termine.
I dirigenti ospedalieri si riuniscono per sterili discussioni sulla logistica delle unita operative senza tener conto di quanto gia stabilito e realizzato negli anni precedenti utilizzando naturalmente il denaro pubblico, cioè dei cittadini.

Inoltre gli stessi cittadini hanno la necessita di un dipartimento di emergenza d'avanguardia e
funzionale all'ubicazione di San Benedetto del Tronto, punto di snodo autostradale e città turistica. A proposito di emergenza: la neurochirurgia, cosi tanto declamata, quanto entrerà in funzione? Credo mai! Tra 1'altro l’Ospedale di Ascoli si è già organizzato in tal senso, mentre noi siamo rimasti al palo. Si parla tanto della ristrutturazione e riorganizzazione del pronto soccorso per la creazione di un dipartimento di emergenza e migliorare cosi 1'ambiente di prima accoglienza, biglietto da visita di ogni ospedale, ma anche qui nulla di fatto!

Insomma: le condizioni generali del Madonna del Soccorso peggiorano e la sensazione degli
operatori e' di un'angoscia disarmante davanti all'apatia dei nostri Direttore Generale e Sanitario,
che paiono non rendersi conto di quanto stia avvenendo. Come se non bastasse a seguito di concorso pubblico in forma associata delle province di Ascoli e Fermo sono stati assunti 30 infermieri professionali all'ospedale di Ascoli Piceno, 20 all'ospedale di Fermo e solo 3 in quello di San Benedetto.. .ancor meno personale medico.. .ricordando che 1'utenza di San Benedetto assume il secondo posto come quantità di accoglienza dopo Ancona!

Questo state di cose metterà a breve in discussione la funzionalità dell'intero complesso, colpa di una mancata programmazione sanitaria oculata e coscienziosa che avrebbe dovuto puntare
sull'ottimizzazione di un servizio che deve far fronte alla domanda di salute della popolazione.
Infatti a fronte dell'incremento della popolazione a San Benedetto del Tronto, che triplica durante la stagione estiva, non corrisponde di pari passo un incremento del personale nei presidi sanitari.

Infine non mi risulta che il nostro sindaco sia intervenuto in maniera fattiva in difesa del diritto alla
salute dei suoi cittadini, piuttosto sembra preoccupato del triste destino della sua sgangherata
giunta. Quindi chiedo a tutti i rappresentanti politici della nostra zona di compiere un atto di
coraggio e di porre fine a questa farsa sulla pelle dei più bisognosi.

* Consigliere Comunale D.S.