Debora Caprioglio inaugura, domani sera, la stagione di prosa del teatro romano di Falerone. Il cartellone si apre con un testo classico: “La donna di Samo” (di Menandro), messo in scena da Debora Caprioglio, Sergio Fiorentini, Karim Capuano, Lorenzo Alessandri e Claudia Cirilli, per la regia di Fausto Costantini. Inizio spettacolo alle 21.30. Biglietti a 17 euro (platea) e 14 euro (gradinata).

 

Menandro, in tutta la sua opera, si guarda intorno alla ricerca dell’uomo e dell’umanità, che spesso finisce per trovare nelle semplici atmosfere di quotidiano sacrificio o nelle occasioni per ridere dei nostri più comuni ed eterni difetti, riflettendo sull’ambiente in cui si vive e si muove: la polys, la città. I temi sono quelli della commedia nuova che per secoli alimenteranno tutto il teatro comico europeo: amori contrastati, inganni di servi, riconoscimenti improvvisi.

 

“La donna di Samo” è la storia di una duplice relazione amorosa. Sulla prima coppia (Démea-Criside) si rovescia il peso dei turbamenti e delle angosce che minacciano quella più giovane (Maschione-Plagone). L’unione fra questi ultimi due infatti è nata in circostanze casuali, quelle che il codice della commedia presenta come ‘il solito’ abuso per ubriachezza durante una festa, ma successivamente è diventata affetto autentico e promessa di nozze al ritorno dei rispettivi padri, Démea e Nicerato, da un lungo viaggio.

 

Criside acconsente a far passare per suo, avendone avuto e perduto uno negli stessi giorni, il figlio nato a Plagone. Ma Démea tornato a casa mentre si preparano le nozze dei due giovani, sente dire per caso che il neonato che crede figlio della sua donna, Criside, non è suo ma di Maschione, anch’egli suo figlio. Modernissima è la figura di Criside, donna generosa e innamorata, così come quella di Démea, che si chiude nella sua rabbia e nel suo silenzio quando basterebbe forse una parola per spiegare tutto subito. Ma nel gioco scenico, come troppo spesso accade nella vita, non si vede ciò che è evidente e si crede di vedere ciò che non esiste. Equivoco dopo equivoco la commedia si dipana sempre vivace ed intelligente fino al chiarimento finale tra padre e figlio.

 

C’è una acuta attenzione alle sfumature psicologiche e nascono veri grandi personaggi che in scena evolvono, non cadendo mai nello stereotipo, nella maschera. Resta quindi una grande e moderna comicità, ma sopravviene un pensiero, una riflessione che si aggiunge alla funzione liberatoria del riso. Il tutto arricchito dalla presenza di attrice e attori noti al grande pubblico, quali Debora Caprioglio, affermata attrice teatrale, e Sergio Fiorentini, straordinario doppiatore (ricordiamo, tra i tanti, Gene Hackman) e presenza fissa delle serie tv “Distretto di polizia”, “Il maresciallo Rocca” e “Sospetti”.

 

Per informazioni e prenotazioni: 199.207.407 (call center); 0734.710785 (Pro Loco); 0734.710770 (salone comunale).