“La mostra raccoglie 61 immagini scattate negli ultimi quattro anni. Ed in queste immagini vuole dimostrare del cambiamento e delle trasformazioni prodotte dal tempo nei suoi soggetti, cambiamento nel corpo ma principalmente cambiamento inteso nella mutazione, spesso radicale, del carattere, personalità, coscienza e natura delle persone.

Partendo dalla prima serie di normali ritratti in studio, la metamorfosi inizia a definirsi nelle ombre delle successive immagini che, tramite estremi chiaro-scuri, nascondono elementi essenziali della “comprensione” della persona.

Dopo questo primo passo la trasformazione accentua i suoi caratteri, trasferendosi indifferentemente nei corpi e nei visi, tracciandosi fortemente nelle fisionomie, disegnando completamente nuove forme ed eliminando radicalmente elementi del corpo.

Fino a questo punto ogni elemento della metamorfosi è costruito secondo i metodi imposti dalla fotografia chimica, cioè tramite mascherature disegnate a mano con riportati i tratti da modificare, sovraimpresse poi all’immagine originale in camera oscura.

Nelle successive immagini le cose cambiano, lasciando spazio alla tecnologia digitale. Grazie a questa diventa possibile modificare e comporre assieme ogni qualità e tipo di immagine cosi da creare accostamenti impossibili nella realtà.

I corpi continuano cosi ad essere modificati con una precisione e semplicità maggiore, per poi venire inseriti in un contesto ambientale completamente artefatto in cui produrre immagini altrimenti irrealizzabili”.