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Boom delle piante aromatiche “da terrazzo”

| MACERATA - E Coldiretti lancia un progetto di recupero. Fuselli: “un’occasione per le nostre imprese”


Menta, timo, salvia, rosmarino, coriandolo, prezzemolo, salvia. E’ un vero e proprio boom quello delle “aromatiche da terrazzo”, che fanno capolino dai balconi delle città, frutto di un interesse crescente verso un tipo di piante che non solo colorano e profumano le case ma insaporiscono i cibi ed hanno anche importanti proprietà. Basti pensare agli utilizzi nel settore dei cosmetici e dei medicinali.

Da qui l’idea di Coldiretti Macerata di realizzare un progetto, nell’ambito della legge 37/99 Servizi di sviluppo del sistema agroalimentare regionale, P.O. 2003-2005. L’elaborato, dal titolo “Sviluppo delle superfici coltivate a cereali minori, leguminose minori e piante officinali nel Maceratese”, punta tra le altre cose al recupero delle piante aromatiche. L’iniziativa, portata avanti dal funzionario Sauro Petrelli, ha coinvolto importanti ditte sementiere e le Università di Ancona e Camerino, con la quale quest’anno è stato realizzato un seminario a San Ginesio.

“Con la Riforma della Pac le nostre imprese possono finalmente indirizzarsi verso quelle produzioni capaci di portare reddito e di imporsi sul mercato - spiegano il presidente di Coldiretti Macerata, Luciano Fuselli, e il direttore, Luigi Masnari -. Il recupero delle piante aromatiche offre a tal proposito tantissime opportunità: dalla produzione dei semi, che possono essere poi utilizzati dai cittadini nelle loro case, alla coltivazione delle piante stesse da utilizzare per la preparazione di cosmetici, infusi, decotti, sciroppi, oli essenziali, tinture”.

Il consumo di prodotti erboristici è, del resto in costante aumento, così come l’attenzione per la cura della propria persona. Ma anche l’industria, da quella alimentare a quella farmaceutica stanno rivolgendo una sempre maggiore attenzione al recupero delle proprietà e dei sapori delle piante aromatiche.

“Da qui la scelta di proporre questo tipo di coltura alle nostre aziende – spiega Petrelli – con un progetto che, in questi mesi, ci ha visto effettuare una nutrita serie di iniziative, dai seminari ai convegni e agli incontri, dai corsi di formazione alle visite ai giardini officinali, coinvolgendo oltre duecento imprenditori. Tutto ciò ha portato venticinque aziende ad avviare coltivazioni di menta, origano, salvia, timo e coriandolo. Un impegno consistente per la nostra struttura, interamente coinvolta nella preparazione delle varie iniziative, ma abbiamo ritenuto che lo sforzo fosse giustificato dall’importanza che il progetto potrà avere per aumentare il reddito delle imprese e, conseguentemente, contribuire allo sviluppo economico del territorio”.

03/08/2005





        
  



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