Mancano solo due giorni ormai all’apertura del Micam, il grande salone internazionale della calzatura,  che fino a domenica 25 aprirà le porte ad un numero record di espositori da tutto il mondo. Saranno infatti ben 1559 i marchi presenti, con una crescita di poco superiore all’11% rispetto ai numeri del settembre 2004, con un incremento ancora più consistente per quanto riguarda le aziende straniere, ben 439, rispetto alle 341 dell’anno passato. Un’edizione caratterizzata dal passaggio ad una nuova sede, il polo fieristico di Rho, a pochi chilometri dal centro meneghino. Saranno ben otto i padiglioni, per un evento che coprirà la superficie record di 69.223 mq.

 

Il Micam di questo settembre costituisce una tappa sicuramente molto attesa per gli operatori del settore calzaturiero, in un momento di importanza centrale per il futuro di molte aziende. Mentre a livello europeo molti attendono la concretizzazione delle procedure antidumping per arginare l’invasione orientale, per lo shoevent dei prossimi giorni si spera in risultati differenti rispetto a quelli fatti registrare nella sessione dello scorso marzo. In quell’occasione, nonostante una buona risposta nel numero complessivo di visitatori (superati i 33.000, il risultato più alto di sempre per il Micam di primavera), l’evento si era rivelato sostanzialmente deludente per buona parte delle aziende partecipanti. Se infatti c’erano stati buoni risultati per i grandi marchi, più conosciuti ed affermati, gran parte delle aziende medio-piccole, senza dubbio la maggioranza e il motore del territorio marchigiano, erano tornate con un bagaglio avaro di soddisfazioni.

 

Sperando in un Micam migliore, la truppa regionale sarà come sempre particolarmente nutrita: oltre 400 le aziende regionali, all’incirca il 27% del totale, il 40% sui 1.120 marchi italiani. Di queste, ben 284 appartengono al territorio della provincia fermana, con il comune di Montegranaro come capofila con 89 ditte, e a seguire Porto Sant’Elpidio con 40 e Monte Urano con 33.