Cerca
Notizie locali
Rubriche
Servizi

Speranza nel futuro

Fermo | E’ l’auspicio di Serbi e Kosovari venuti a Fermo per l’incontro di Europe

 
Per un pomeriggio – quello di sabato – la città di Fermo è divenuta un crocevia di culture, di lingue, di religioni e di speranze. “Complici” il folto pubblico presente in sala (adulti ma anche giovanissimi).
 
“Complice” soprattutto il libro del giornalista Andrea Barchiesi dal titolo “Sempre meglio che sparare. Diario di un reporter”.
 
Al Buc Machinery si è parlato di Kosovo, delle stragi, della guerra, di Serbia e di Albania, di convivenza tra islamici, cattolici e ortodossi, ma anche - seppur in modo più stringato -  dei quartieri di Belfast, dell’Ira, della repressione inglese, dei suicidi, di Bobby Sand; ed ancora di Theo Van Gog, di finanziamenti arabi all’espansione islamica e del suo contenimento.
Due i personaggi che Europe-La Nostalgia ha voluto sul palco: il sacerdote cattolico albanese-kosovaro don Lush Gergy e l’ambasciatore serbo in Vaticano Dacco Tanascovic, moderati da Barchiesi e introdotti dal saluto del Presidente del Consiglio comunale fermano Nello Raccichini.
 
I cattolici in Kosovo, ha ricordato don Lush, sono un’infima minoranza – il due per cento della popolazione – ma stanno muovendosi bene e sono rispettati dalla maggioranza mussulmana. In territori che conoscono quasi solo moschee, in queste settimane vengono erette due nuove chiese, e i cattolici stanno chiedendo sempre più tenacemente incontri a tre (cattolici-islamici-ortodossi), investendo decisamente sul rapporto umano che costruisce i germogli della pace.
 
L’Ambasciatore ha raccontato delle difficoltà che si incontrano nel Kosovo e nell’area dell’ex Jugoslavia, a partire da quelle linguistiche: gli uni che non vogliono più parlare quelle degli altri e, se interrogati, non rispondono se non nel proprio idioma. Una specie di chiusura ermetica che non garantisce per il futuro.
 
Che fare? “Che tutti inizino a cambiare mentalità” ha detto Tanascovic. Sulla questione mussulmana, il Kosovo in questo momento - ha aggiunto il diplomatico -  conosce tre correnti: quella “fondamentalista”, quella “laica”, e quella “integralista”. Poi una denuncia: gli scontri, la guerra, la violenza, ad ogni latitudine portano solo orrore e fanno emergere gli aspetti più belluini dell’uomo: in Bosnia come in Kosovo come in Olanda come in Irlanda.
 
 La strada invece è quella del sostegno reciproco per respingere una barbarie sempre in agguato. Un invito indiretto è stato infine rivolto alla stampa perché racconti le vicende così come accadono sul serio Un compito che Andrea Barchiesi ha assunto in pieno con il suo libro i cui contenuti evocano secondo l’Ambasciatore tre evidenti situazioni: di paura, di fame e di speranza. 
 
L’augurio è che la speranza prevalga.

26/09/2005





        
  



2+1=

Altri articoli di...

Cultura e Spettacolo

28/04/2011
“BRUNO LAUZI – Questo piccolo grande uomo" (segue)
24/04/2011
“Bruno Lauzi – Questo piccolo grande uomo” (segue)
15/04/2011
Un cinema non solo da “vedere”: al via la rassegna “La posta in gioco” (segue)
04/04/2011
Stagione teatrale: “FABIO RICCI…CANTA ZERO” (segue)
28/03/2011
“La mia provincia": un premio alle classi vincitrici del concorso di disegno (segue)
25/03/2011
Ultimo appuntamento con i Teatri D’Inverno (segue)
25/03/2011
PATTY PRAVO TOUR 2011 (segue)
23/03/2011
150 Anni dell'unità d'Italia (segue)

Fermo

06/04/2007
An: "Vinceremo al primo turno" (segue)
06/04/2007
Fermana: festa insieme al Comune per la Promozione (segue)
06/04/2007
Concerto di Pasqua con il Trio Sabin (segue)
06/04/2007
Blitz del Corpo forestale: sequestrato anche il canile di Capodarco (segue)
06/04/2007
Parte il dizionario della cucina marchigiana (segue)
06/04/2007
Basket: l'Elsamec si rovina la festa (segue)
06/04/2007
Acquista la casa all'asta e la proprietaria si vendica avvelenandole le piante (segue)
05/04/2007
Due arresti per le rapine alle tabaccherie: ma i due sono già in carcere (segue)
ilq

Quando il giornalismo diventa ClickBaiting

Quanto è sottile la linea che divide informazione e disinformazione?

Kevin Gjergji