Vista l'assenza di un regista di centrcampo esperto (Ceccobelli dello scorso anno, tanto per intenderci) la Fermana scesa in campo domenica scorsa nelle terre lombarde, ha provveduto ad affrontare l'impegno in tal senso: due mediani di rottura quali Barucca e Cianni e tre mezze punte a fare gioco e ad imbastire l'offensività della trama in fase di possesso palla.

Smerilli a sinistra, Staffolani al centro ed Onesti sul versante di destra, sono stati agevolati però dall'avanzata di Marco Quadrini proveniente dalle retrovie.

Il terzino destro, come noto dalle trascorse esperienze, vanta nel personale bagaglio tecnico-tattico la discesa sulla fascia a mò di un Cafu, o di un Oddo, (ovviamente con le dovute proporzioni) di maggior spessore.

Il lavoro dello stesso numero 2 canarino, coadiuvato dall'accentramento di Onesti in fase di possesso palla, ha rappresentato una delle armi vincenti viste in lombardia della Fermana.

Ciò il frutto della cura Sciannimanico in dieci giorni. Si spera che, con l'avanzare del tempo, la valenza della stessa possa essere ancor più incisiva.