Cambio al vertice al Comando Provinciale dei Carabinieri di Teramo. Da sabato 10  settembre 2005, il Tenente Colonnello Igino Izzo lascia il Comando di Teramo per ricoprire un nuovo prestigioso incarico al Comando provinciale di Roma. Il Comando di Teramo sarà il primo in Abruzzo (seguirà Chieti), dall’entrata in vigore della riforma, ad usufruire del particolare privilegio di avere un comandante colonnello a tre stelle dei Carabinieri.

 

Al posto di Izzo arriva il colonnello Luigi Sementa direttamente dal Reparto operativo di Napoli che sarà affiancato dal tenente colonnello Francesco D’Amelio comandante del Reparto operativo di Ancona e già noto ai teramani per essere stato comandante della caserma di Giulianova.

 

Commovente il brindisi organizzato dal comandante Izzo per salutare i giornalisti e i fotografi teramani. “Il bilancio del mio Comando è sicuramente positivo - rivela il comandante Izzo - me ne vado soddisfatto. Mi spiace lasciare dopo 7 anni la provincia di Teramo e i teramani con cui mi sono trovato veramente bene”. E le ragioni del bilancio positivo sono evidenti. “Abbiamo avuto un trend positivo per tutte le operazioni di servizio, con grandi successi soprattutto nella lotta al traffico di stupefacenti, negli ultimi due anni sulle misure di prevenzione patrimoniali e nei confronti di persone di etnia Rom.

 

Quest’anno per la prima volta stiamo avendo anche un calo dei delitti in generale rispetto agli anni scorsi”. Izzo ne motiva le ragioni con il sostanziale cambiamento di rotta nel 2005. “Quest’anno c’è una strategia nuova che mira all’attività preventiva più che repressiva. Abbiamo capito che non sortisce effetto alcuno se effettuiamo più o meno arresti degli anni scorsi. Ma è più opportuno che si riesca a far diminuire il numero dei reati. Con un po’ di presunzione credo di poter dire che grazie a un incremento notevolissimo dei servizi esterni di prevenzione, questi reati sono effettivamente diminuiti”.

 

Il numero dei furti, il reato più diffuso per il 70% dei delitti, è sceso del 14%, le rapine del 2-3%. “Anche se molte rapine sono improprie, ossia sono furti che si trasformano in rapina. Sono diminuiti anche i decessi per overdose: nei primi otto mesi del 2004 abbiamo avuto sei morti, quasi tutti nella zona di Martinsicuro ed Alba Adriatica, nel 2005 finora nessuno. Questo dato è significativo. Globalmente sono molto contento di quello che è stato fatto e di quello che lascio”. I delitti tipo Masi, sono eventi sporadici, assicura Izzo. “Il duplice omicidio dei Masi a Nereto, perpetrato tra l’altro con una incredibile efferatezza, dà veramente da pensare. Consideriamo, però, che è un fatto al momento singolo ringraziando Iddio. Tutti i delitti perpetrati negli ultimi 6-7 anni in provincia, li abbiamo scoperti in poco tempo.

 

Lo dico anche vantandomi di quelle che sono le nostre fortune perché ho sempre detto che in ogni operazione ci vuole una dose di fortuna oltre all’impegno ed alla capacità professionale”. L’80% dei delitti consumati in provincia avvengono in ambienti o per motivi familiari. “Lo abbiamo visto anche con l’omicidio della donna polacca a Martinsicuro. Per il duplice omicidio dei coniugi Masi, l’ambiente familiare al momento sembra essere il più convincente. Ci stiamo lavorando con grande impegno perché noi Carabinieri siamo i primi a voler scoprire i fatti per cercare di capirne i perché. Le notizie sono state secretate dalla Procura per cui non possiamo al momento dire nulla. Tuttavia garantisco alla popolazione di Nereto, il nostro massimo impegno”. Izzo è moderatamente ottimista sulla soluzione del caso. “Veda, non per un’idea precisa che di fatto ancora non abbiamo ma perché vedo con quanto impegno ci stiamo lavorando. Credo nel fato, sarà forse per la mia origine campana, per cui credo anche a chi lavora bene che deve poi essere premiato”. Il nuovo incarico vedrà Izzo colonnello a tre stelle dei Carabinieri a Roma.

 

 “Da gennaio 2006 sarò capo ufficio al Comando provinciale di Roma e naturalmente vice-comandante. E’ un incarico prestigioso che affronto con gratitudine nei confronti del Comando Generale. Roma non è sicuramente Teramo dove comunque ho lavorato benissimo e della quale avrò grandissima nostalgia. E’ un tipo di lavoro un  po’ diverso, sicuramente operativo e di grandi sacrifici che comunque non temo.

 

Ma Teramo mi mancherà: dopo 7 anni come ci si può dimenticare di questa città e del lavoro svolto? Sono sempre convinto che nei piccoli centri si possa lavorare meglio dei grandi centri perché ogni cosa può essere seguita con più cura, più attenzione e più impegno. Anche sull’omicidio puoi indagare meglio rispetto a una grande città. Nella piccola provincia si impara tanto”. Si cambia anche a Giulianova.

 

Il capitano Giovanni Naselli è stato trasferito a Clusone in provincia di Bergamo. Al suo posto dalla Compagnia di San Benedetto del Tronto arriva il capitano Luigi Delle Grazie.

 

A chi va e a chi viene viene, i migliori auspici di buon lavoro.