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Si torna a scuola. Viaggio nel Liceo Scientifico Rosetti

San Benedetto del Tronto | Tutto è prento per iniziare un altro anno scolastico. Abbiamo incontrato la dirigente, prof.ssa Maria Pia Silla per parlare della scuola e di alcune questioni che la riguardano.

di Andrea Castelli


C’è grande trambusto al Liceo Scientifico Rosetti di San Benedetto.
Infatti l’anno scolastico sta per iniziare (lunedì 12) e naturalmente ci sono le solite questioni pre - avvio: orari da definire, classi preparare, accorgimenti burocratici, ragazzi che vogliono cambiare sezione, trasferimenti dell’ultimo momento, nonché arrivi.

In molte scuole ci sono stati avvicendamenti sulle poltrone dei dirigenti scolastici, ma non qui.
La prof.ssa Maria Pia Silla è rimasta saldamente al suo posto, e noi l’abbiamo incontrata per parlare con lei di questo liceo e degli eventuali problemi che lo affliggono quest’anno.

Innanzitutto parliamo delle iscrizioni di nuovi alunni per l’anno scolastico 2005/2006.Come sono andate?
Direi bene.
Quest’anno si sono formate 10 prime, un trend che è rimasto costante dall’anno scorso e da qualche anno a questa parte.
C’è anche da dire che per effetto dello scorrimento abbiamo 4 classi in più rispetto all’anno passato, essendo uscite 6 quinte ed essendo entrate come gia detto 10 prime classi.
Numero che è costante dal 2002 quando le classi in entrata da sette passarono a dieci.

E quali sono le offerte formative che offre il Liceo Scientifico?
Le offerte sono tre.
Abbiamo il progetto PNI, con più ore dedicate alla matematica, cinque alla settimana, e lu studio della fisica dal primo anno con tre ore settimanali; poi c’è il progetto doppia lingua, con possibilità di scelta tra le combinazioni sinora attivate che sono inglese/francese o inglese/tedesco.
Infine c’è il tradizionale.

Si parlava di cambi di poltrona alla dirigenza delle scuole sambenedettesi. Lei è rimasta. Cosa mi dice a riguardo?
Riguardo i cambi di presidi le posso dire intanto che il funzionamento è basato su di un contratto triennale, che è scaduto l’anno scorso e si è appena rinnovato, dunque questo è il primo anno del nuovo triennio.
Poi ora la fa da padrone la nuova logica di cambio legata al fatto che si sia passati dall’essere direttore di un istituto all’essere dirigente, dunque è fondamentale per una buona gestione che non si scada nella routine, che non si rimanga troppo spesso nello stesso luogo di lavoro per non correre il rischio di ingessare la struttura al proprio stile.
Dunque un dirigente non puo’ rimanere più di sette anni nella stessa scuola.

E lei è rimasta. E’ soddisfatta?
Io sono rimasta perché come lei sa sono stata due anni fa in aspettativa, e gli anni precedenti avevo un mandato in provincia, dunque sono stata sostituita.
In ogni caso sono molto soddisfatta di essere rimasta, anche perché ho un dovere morale verso l’attivazione di una succursale, situazione nella quale mi sono impegnata, e sarebbe stato difficile per un nuovo collega conoscere tutte le dinamiche in progress della scuola, sarebbe stato un grosso disagio.
E cosa non secondaria perché mi sono impegnata personalmente.

Parliamo di questa succursale…
Quest’anno è diverso, poiché mancando le aule già da qualche anno, prima ci attaccavamo ai locali di via Asiago, dunque una breve passeggiata dal liceo.
Quest’anno dovremo trasferirci all’ITC alla quale prenderemo sette aule più altre tre per istituire un laboratorio di scienze, uno di informatica e una sala professori e ufficio presidenza.
A questo scopo sono stati accorpati alcuni laboratori dell’ITC, ovviamente forniti di banchi e sussidi didattici che hanno solo dovuto essere spostati, non con banconi di lavoro o allestiti specificamente per attività tecniche. Dunque non è stato smantellato nulla.
Tutto questo disagio sperando che la provincia tenga fede alla promessa che ci ha fatto.
Per ora abbiamo deciso per questa succursale perché si pensa di ampliare la nostra sede.
Entro due anni il liceo dovrebbe essere riassorbito, o almeno questa è l’assicurazione che arriva dai vertici provinciali.
Il problema è che finora non abbiamo visto alcun progetto, alcun tavolo di concertazione, insomma nessuna intenzione concreta.
Noi abbiamo bisogno di sapere se ci sarà, quali tempi impegnerà, e se si deve fare che sia un buon progetto.
Posso solo anticipare che già dall’anno prossimo a noi serviranno tre aule in più rispetto a quest’anno scolastico, conseguenza dello scorrimento tra le quinte in uscita e le prime in entrata.

Insomma molti disagi…
Sì, e i maggiori sono per noi, poiché anche se tutto si è risolto per ora in un trasloco, dovendo trasferire attrezzature e altro, sa che non è piacevole per i professori vagare da una sede all’altra, non meno per gli studenti.
Tra l’altro si corre il rischio di creare un’ apartheid tra quelli della sede centrale e gli altri della distaccata.
Per evitare la vita di succursale dunque, si ipotizza il doppio turno, che per ora dovrebbe essere questo:
il primo trimestre andrebbero la I II III IV D, e la I II III E.
durante il pentamestre si trasferirebbero la I II III IV V B e la I II III IV V A.
Sono le sezioni ad indirizzo generale, che non necessitano trasferimenti di parecchio materiale.Per ora dovranno essere portati nell’altra sede solamente i computer.

Speriamo che tutto si risolva per il meglio.
Ma lei ha parlato di trimestre e di pentamestre. Puo’ spiegare nello specifico di cosa si tratta?
Si tratta di una sperimentazione che è stata già adottata da alcune scuole in Italia, e la prima nella nostra provincia è stata l’ITI di Ascoli, anche se quando abbiamo deciso di utilizzarla non ne eravamo a conoscenza.
Questo sistema consta di un primo trimestre, con conclusione a dicembre, dunque prima delle vacanze di Natale, poi di un pentamestre, da gennaio a giugno.
Tutto questo per dare i primi risultati prima delle vacanze natalizie, per permettere allo studente di riorganizzare al meglio lo studio, di valutare se la decisione compiuta è stata quella giusta, e perché no, anche per chi va bene a scuola di ottimizzare i tempi e i metodi.
Questo permetterà di anticipare la verifica, di consegnare i primi risultati già prima del periodo di vacanza, che servirà così come punto di riassorbimento, poiché si nota negli anni che dopo le prime pagelle gli studenti tendono ad utilizzare un metodo diverso, potremmo dire che si serrano le fila nello studio.
In questo modo daremo l’opportunità prima di riorganizzare il tutto.
Per ora è solo una sperimentazione, ma non è escluso, come tutte le prove, che se avrà successo potrà essere adottata in maniera permanente.

Dunque noi facciamo i migliori auguri al dirigente del Liceo Scientifico Rosetti, prof.ssa Maria Pia Silla, e che tutto si possa risolvere il più presto possibile.

08/09/2005





        
  



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