Carichi di rabbia, ieri mattina, cittadini e ambientalisti sono arrivata in Ancona presso la sede regionale per assistere all’inchiesta pubblica sulla Darsena.

Dopo i fax di rinvio e conferma che nei giorni scorsi si sono rincorsi tra le sede di Legambiente, gli uffici del Comune e della Regione, non si è verificata nessuna variazione né in luogo né in data.

Dell’amministrazione presenti il sindaco Mario Andrenacci, il vice sindaco Giuseppe Concetti, l’assessore Maurizio Conoscenti, il consigliere di AN Andrea Putzu e il suo capogruppo Loredana Moretti.

La rappresentanza regionale era costituita da Massimo Vinci, consigliere regionale dei Verdi e da Cesare Procaccini, capogruppo Pdci in regione.

E poi i tre tecnici della Modimar a cui è stato affidato l’arduo compito di illustrare nel dettaglio il progetto Darsena. Gli stessi che oltre a progettare, stanno svolgendo le dovute verifiche di impatto ambientale.

Tra questi anche l’ingegnere Marzialetti a cui è stato conferito dal Comune l’incarico professionale per la progettazione, direzione e contabilità dei lavori di via Enaudi (in data 29 Settembre 2004).

E come era nell’aria tante sono state le polemiche e proteste sollevate durante il contraddittorio.

“Questa inchiesta in Ancona - ha con forza detto Gianni Serafini dei Verdi - va contro ogni forma di trasparenza e partecipazione. Vorrei tanto capire chi è, se Comune o Regione che ha deciso questo come luogo per un incontro pubblico, che sarebbe stato più consono a Porto Sant’Elpidio”.

Un porto che fa discutere oltre che per il vincolo urbanistico e ambientale anche per le sue caratteristiche esclusive.

“Nemmeno nel porto di Portofino c’è un progetto del genere - ha puntualizzato Serafini - con tutte queste ville esclusive”.

Sull’impatto ambientale è intervenuto poi Cesare Procaccini.

“Chiedo che venga azzerato il progetto e ricostruito in modo più compatibile con l’ambiente”.

E sulla presunta speculazione, più volte sollevata dall’associazione Legambiente, il primo cittadino Andrenacci ha assicurato che non ci sarà.

“Non c’è nessuna speculazione sulla Darsena. Questo progetto comporta uno sviluppo urbanistico, turistico ed economico. La Darsena era nel mio programma elettorale e mio impegno è portarla avanti”.