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Ultimatum alla Regione Abruzzo

| TERAMO - il Sindaco Gianni Chiodi in difesa del territorio aprutino per il Centro commerciale e il nuovo stadio.

di Nicola Facciolini

“O la Regione ci dà i ventimila metri quadrati chiesti tutti insieme o dichiareremo guerra alla Regione Abruzzo e tramite i nostri legali andremo a spulciare tutti gli atti che riguardano il centro commerciale Megalò di Chieti e quello di Bellante”. Parole sacrosante del Sindaco di Teramo Gianni Chiodi che lancia di fatto un ultimatum alla Regione con la determinatezza e la fierezza che lo contraddistinguono quando si parla, non solo di centro commerciale e nuovo stadio di Teramo, ma del futuro del nostro territorio. Minacciato dai tagli della nuova finanziaria regionale, alla luce delle nuove informazioni acquisite dal Sindaco Chiodi, dopo il recente incontro alla Regione Abruzzo (Pescara), con un dirigente che avrebbe fatto intendere che il 19 ottobre pv, nella conferenza dei servizi, verranno dati a Teramo solo 15 mila metri quadrati in deroga all’articolo 8 della legge 62/99 senza offrire la possibilità dell’accorpamento in possesso dalla Verdebosco delle licenze commerciali per 5.800 metri quadrati circa.
 
“Dopo aver avuto la notizia ufficiosa dalla Regione, una notizia negativa per noi in base ad un’errata interpretazione giuridica, chiediamo che venga, invece, rilasciata l’autorizzazione per i complessivi ventimila metri quadrati - tuona Chiodi - altrimenti la ForumInvest abbandonerà il progetto e la nostra città non avrà mai più uno stadio”. La situazione, a quanto pare, è davvero appesa ad un filo. “Non comprendiamo come mai, la Regione abbia avuto un atteggiamento diverso per il Megalò e per il centro commerciale di Bellante, evidentemente è solo un atteggiamento di tipo politico. Capisco che in una Regione amministrata dal Centrosinistra si sia più sensibili alla Lobby dettata da quella idea ma questo non può influenzare gli aspetti giuridici della questione”.
 
E poi Chiodi ricorda che la Verdebosco ha chiesto un parere anche ad uno degli studi più esperti in materia urbanistica esistenti al mondo. Si tratta dello studio legale “Freshfields Bruckhaus Deringer” con sedi a Roma a Milano, ma anche all’estero, redatto dal professor Marcello Clarich un luminare che avrebbe dato ragione alla Verdebosco. “Per questo -dichiara Chiodi - mi attendo un senso di responsabilità da parte della Regione e il rilascio dei 20 mila metri quadrati che ci spettano come detto dai pareri che abbiamo raccolto e che anche la stessa Regione potrà raccogliere tramite l’avvocatura”.

14/10/2005





        
  



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