Sfiorata la tragedia questa mattina al Mercato Ittico. Un operaio di 50 anni circa, Gianfranco Straccia di Ascoli Piceno, che stava facendo dei lavori di manutenzione elettrica per cause ancora in accertamento, verso le ore 12.40, scivolava e quindi cadeva in un pozzo luce sottostante da una altezza di circa quattro metri.

In poco tempo sopraggiungevano Vigili del Fuoco, Autoambulanza, Capitaneria di Porto, Ispettorato del Lavoro. E, allertata dal 118 provinciale, sopraggiungeva da Ancona anche una eliambulanza che si posava sul luogo.

I Vigili del Fuoco provvedevano a calare tre uomini nel pozzo e dopo aver immobilizzato il corpo della vittima con una barella detta "a spinale" lo issavano alla superficie con l'aiuto di funi apposite. Qui il medico decideva di ricoverare l'operaio all'Ospedale di San Benedetto per cui mentre l'autoambulaza provvedeva immediatamente il trasporto al locale Pronto Soccorso all'elicottero non rimaneva che riprendere la via del ritorno.

Decisione questa piuttosto anomale quella di allertare contemporaneamente auto e eliambulanza. Di solito in casi del genere è il medico del 118 che, dopo aver accertato le condizioni della vittima, decide se chiamare o meno una eliambulanza. In questo caso si è forse peccato di "zelo" ma, trattandosi di un incidente che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi, si può dire che lo zelo non è mai abbastanza.

Lo sfortunato operaio si trova tutt'ora ricoverato al reparto ortopedia con la frattura di una vertebra e della mascella. La prognosi al momento sarebbe di una trentina di giorni.

Sul posto l'Ispettorato del Lavoro ha provveduto immediatamente ad aprire una inchiesta visto che si tratta di un cantiere in opera.