Ancora discussioni sull'elezione del Presidente del Consiglio

Porto San Giorgio | "Per Brignocchi è normale che la sua maggioranza non riesca ad eleggere il Presidente del Consiglio! La nomina adesso si è caricata di significato e valenza politica", questo il commento del consigliere di An Gianfranco Vastaroli

di Alessio Carassai

Non accenna minimamente a placarsi la polemica che vede al centro della discussione di maggiora e opposizone del comune di Porto San Giorgio la nomina dle nuovo Presidente del Consiglio.

"La nomina del Presidente del Consiglio è divenuta una nomina di natura politica - ha dichiarato Gianfrancio Vastaroli consigliere di An - è infatti il sintomo che la coalizione ha seri problemi politici anche a fare una scelta di questo genere ed a stare insieme, segno evidente di insofferenza che diventa inevitabilmente incapacità politica di governare. A questo punto per la forte carica politica che la scelta riveste, la Cdl ed An ritengono che debba essere la maggioranza a dimostrare di avere i numeri per eleggere il Presidente come pure per governare. E' infatti interminabile la verifica che serviva per fare chiarezza, mentre invece sembra che più si protrae la verifica e più si allarga l'insofferenza dei partiti che compongono la coalizione di centro-sinistra".

Secondi l'esponente di An la minoranza avrrebbe dato già abbastanza con la unanime elezione di Paolo Signore dimostrando responsabilità e senso istituzionale e poi con l'elezione di Silenzi proposto addirittura dallo schieramento comunista. Insomma una decisione presa per il bene della città, prescindendo quindi da pregiudizi ideologici o politici.

"In maniera del tutto diversa - ha continuato Vastaroli - da come farebbe un consigliere no global come l'attuale assessore alla cultura, se ad esempio gli si chiedesse di votare come Presidente del Consiglio un nominativo proposto dalla destra. Siamo altrettanto sicuri, quindi, che sbilanciarsi con fughe in avanti e con voci in libertà mai confermate, come ad esempio che il centrosinistra possa convergere su un nome della minoranza Agostini sia privo di fondamento. Tale improbabile disperata soluzione, verrebbe certamente ed unanimemente respinta da tutta la Cdl e dalla minoranza consiliare, ritenedo questa eventualità, la candidatura di un nome della minoranza, un atto di enorme debolezza. Questa sgangherata maggioranza ha a disposizione 14 voti su 21 e ce la farebbe sicuramente senza il soccorso e senza compromessi con la minoranza! Possiamo rimproverare al centro-destra di aver perduto le elezioni, forse per scelte sbagliate e per poca chiarezza nei confronti degli elettori, ma certamente non si potrà mai dire che al governo della città non abbia a questa assicurato stabilità e continuità politica e di governo".

29/10/2005