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Discarica Relluce: Castel Di Lama promette battaglia.

Castel di Lama | Domenico Re : “ Pronti ad azioni pubbliche di protesta se il Comune di Ascoli non interviene a fermare i cattivi odori della discarica di Relluce”.

“Siamo pronti a clamorose e forti azioni pubbliche di protesta se il Comune di Ascoli non interviene subito per fermare i cattivi odori che si diffondo dalla discarica di Relluce sul territorio circostante.”

Lo annuncia l’ex sindaco di Castel di Lama e ora presidente del consiglio comunale Domenico Re, che alcuni giorni fa, insieme all’attuale primo cittadino lamense Patrizia Rossini, denunciò la situazione intollerabile per alcuni quartieri della cittadina della vallata, vicini all’area di stoccaggio dei rifiuti.

“Sono ormai molti mesi che i residenti di Villa S.Antonio e di altre zone vengono a lamentarsi da noi – spiega Re-  in Comune, per gli odori nauseabondi che provengono dalla discarica di Relluce, e da tutto il materiale e i rifiuti che essa contiene e riceve ogni giorno. Il sindaco Celani è stato più volte interpellato e informato della vicenda, e aveva promesso un intervento tecnico rapido che attenuasse il problema e almeno alleviasse i disagi diretti e indiretti. Sono passati altri mesi, ma a Castel di Lama nessuno ha visto ancora niente e l’inquinamento ambientale rimane lo stesso di prima. E’ davvero ora di finirla.”

Insomma Domenico Re lancia un grido d’allarme rispetto alla questione  sempre più seria della discarica ubicata non lontana da Campolungo, e chiede non solo che il Comune di Ascoli, ma anche l’Amministrazione provinciale – alla quale è stata illustrata la vicenda durante l’ultima assemblea consiliare, con un apposito ordine del giorno – si interessino del caso, e adottino dei provvedimenti. Altrimenti cittadini e Comune lamense sono pronti a andare oltre : “Se entro breve tempo non ci saranno sviluppo positivi – annuncia Domenico Re – sicuramente cominceremo con la convocazione di un consiglio comunale aperto sul problema, in cui il sindaco Celani dovrà venire a spiegarci perché non si fa niente. Se neanche questo dovesse essere sufficiente, potremmo pensare ad iniziative più forti e ferme di protesta pubblica, che certamente avrebbero il sostegno e l’appoggio della cittadinanza. Discarica, autoporto, i costi della frazione di Villa S.Antonio senza servizi, e ora anche il progetto dell’autodromo : è ora di smetterla di trattare Castel di Lama come una periferia qualsiasi. Non permetteremo più che questo accada – conclude Re – e senza neanche interpellarci.”

 

03/10/2005





        
  



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