Domani sera, alle 21.15, l'Archeoclub presenta, presso la sede di Largo Mora n.5, un incontro attorno al tema: Il restauro dei metalli, con relazione del giovane restauratore Daniele Roganti.

Roganti,  già ospite dell’Archeoclub nel mese di febbraio 2005 dove ha relazionato su Il restauro Lapideo, in questo secondo incontro parlerà del “Restauro dei Metalli” dalla teoria alla pratica e illustrerà le sue esperienze riguardo alla pulizia di monete, statuine, fibule, chiavi e tutto ciò che dall’antichità è giunto a noi e necessita di conservazione.

Daniele Roganti, dopo aver frequentato il Liceo Artistico di Porto San Giorgio e il primo anno dell’Accademia delle Belle Arti di Macerata, sezione scultura antica, ha proseguito gli studi a Firenze iscrivendosi alla scuola Cantoria diretta da Paola Morelli (Restauratrice presso la Sovrintendenza di Firenze, già restauratrice del gruppo scultoreo dei bronzi dorati di Cartoceto).

Il relatore parlerà del curioso mondo del restauro che in età moderna ha lo scopo di conservare gli oggetti e portarli avanti nel tempo il più possibile, partendo dalla storia della disciplina che è nata tra il 1400-1500 grazie a grandi mecenati che iniziarono a far restaurare a scultori dell’epoca le statue o gli oggetti previa sostituzione o ricostruzione delle parti mancanti o danneggiate; tale concezione del restauro si è protratta fino al XIX secolo.

Poi con l’avvento della civiltà industriale, attraverso la ricerca e il florido sviluppo dell’industria chimica si sono fondate le basi del restauro moderno a cui fanno capo varie scuole di pensiero. Ad esempio in Italia si preferisce mantenere la “patina” che documenta l’antichità dell’oggetto, mentre in altri paesi si arriva a riportare l’oggetto allo stato originale annullandone tutto il " vissuto".