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Volontariato ed Ambiente: un progetto di intervento sull’alveo del fiume Tronto

Monsampolo del Tronto | Marco Tomassini: “è necessario rafforzare e organizzare una rete di volontariato che crescendo e rafforzando le proprie fila possa offrire una risorsa aggiuntiva. Aggiuntiva ma non sostitutiva!”. L'importanza della formazione per i volontari.

di Paride Travaglini

Il Dott. Marco Tomassini nel corso del suo intervento


Il Tronto: un fiume che scorre lungo la vallata, che delimita due regioni, che è soggetto a periodiche frequenti criticità, un fiume che provoca ricorrenti cattivi sogni a tutti coloro che vivono o lavorano vicino ad esso…cattivi sogni che diventano addirittura incubi ai residenti di Porto d'Ascoli che ancora ricordano con sgomento i drammatici momenti dell'alluvione del 1992…
Come si può intervenire in modo concreto?

Di tutto questo si è discusso sabato scorso partire nel corso dell’interessante convegno dal titolo “Volontariato ed Ambiente: un progetto di intervento sull’alveo del fiume Tronto”, organizzato dalla Federvol in collaborazione con la Federprociv, con il patrocinio del Comune di Monsampolo del Tronto, Provincia di Ascoli Piceno, Regione Marche e Prefettura di Ascoli Piceno.

Un convegno che ha visto una nutrita partecipazione di tecnici, ingegneri, geometri, architetti, geologi, oltre naturalmente a sindaci e assessori.

Dopo i saluti del Sindaco di Monsampolo del Tronto Remo Schiavi, di Marisa Marchetti, Vice Prefetto Vicario in s.v., Emidio Mandozzi, Vice Presidente della Provincia, hanno relazionato Giancarlo Casini, SegretarioGenerale dell'Autorità di Bacino del Tronto, Maurizio Ferretti, Direttore Centro Funzionale Regionale, Roberto Piermarini Presidente dell’ Associazione TEKNE' ed Emiliano Pompei, Dottore in Scienze Forestali che ha presentato un progetto per l'impiego del volontariato di protezione civile nella gestione del territorio.

Ed è proprio l’importanza che riveste il volontariato e la necessità di organizzazione una rete di volontariato che possa essere una risorsa aggiuntiva nelle emergenze idrogeologiche, il fulcro del discorso del Dott. Marco Tomassini, Dirigente Protezione Civile Prefettura di Ascoli Piceno e presidente del gruppo di Protezione civile FEDERVOL.

L’intervento del Dott. Tomassini, è stato un po' una postfazione ed un po' una prefazione : una postfazione perché concludeva quello che i relatori avevano sin a quel momento esposto in maniera peraltro tecnicamente ineccepibile, ma anche una prefazione perché ha introdotto un tema quello
delle reti del volontariato e, più in generale l'annosa questione del coordinamento del volontariato stesso che sarà oggetto di una più approfondita analisi nel corso del convegno che si terrà il prossimo 17 dicembre a Porto Sant' Elpidio, incontro che si intitola appunto "volontariato di
protezione civile : incontro e verifica di esperienze"

“L'esigenza del collegamento e del coordinamento – afferma Tomassini - è stata alla base fondante della stessa esperienza della Federprociv quando (oramai più di dieci anni fa),su un territorio associativo peraltro all'epoca piuttosto sterile ci venne l'idea, insieme alcuni amici, alcuni dei quali purtroppo per varie vicende della vita non sono oggi più qui con noi l'idea di realizzare una rete di collegamento del volontariato piceno . Più di dieci anni sono passati da allora la situazione è profondamente mutata e la Federprociv , anche per stare al passo con i mutati tempi, da rete di collegamento è diventata sempre più un soggetto di propulsione di quella cultura della protezione civile che...non ci stancheremo mai di ripeterlo...è soprattutto cultura della prevenzione prima ancora che risposta all'emergenza...

Il che non significa comunque che in alcune particolari realtà non si avverta ancora l'impellente necessità di realizzare una rete di volontari che in maniera sinergica fra loro possano offrire una risorsa aggiuntiva agli operatori istituzionali che operano nel sistema della protezione civile...

Riguardo al caso specifico del Fiume Tronto, analizzato questa mattina, abbiamo lungo questa dorsale acquatica di criticità che è il fiume Tronto, un debolissimo sistema di associazionismo di volontariato. Riteniamo quindi che si debba con urgenza rafforzare tale aspetto attivando tutti
quei coordinamenti reti collegamenti fra le poche realtà esistenti. È necessario che il mondo del volontariato lungo la vallata del Tronto si attivi quanto prima per unire le proprie forze al momento piuttosto limitate...

La Federvol di Monsampolo – prosegue Tomassini - che ha organizzato in prima persona questo convegno ha già una seppur primitiva ramificazione avendo a Centobuchi, a pochi chilometri da questa sede una struttura sorella anch'essa dotata di una sede e di seppur minime attrezzature logistiche, diversi volontari della Federvol. Inoltre, sono residenti ad Ascoli, quindi lungo la stessa direttrice con queste seppur minime premesse si potrebbe tessere il filo, peraltro ancora
"moltosottile di quella trama di associazionismo che crescendo e rafforzando le proprie fila possa offrire una risorsa AGGIUNTIVA. Aggiuntiva, mai sostitutiva!!

C'è purtroppo la tendenza da parte di qualche Amministrazione per inesperienza, pigrizia, mancanza di risorse finanziarie a delegare ai volontari compiti che non sono i loro ad assegnare sempre nuove più articolate e vaste competenze che finiscono per travalicare quei meccanismi di corretta partecipazione e supporto (Supporto per l’appunto) svolti dai volontari.

Questa confusione- termina Tomassini - finisce per ingenerare equivoci che poi si tradurranno fatalmente in carenze operative al momento della gestione dell'emergenze…”

14/11/2005





        
  



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