Battaglioni a tutto campo
Fermo | Il patron canarino parla della gara contro il Padova, della contestazione nei suoi confronti e delle diffcoltà nel gestire una squadra di C1 a Fermo
di Paolo Gaudenzi
"Abbiamo fatto una grande prestazione di carattere contro una squadra che mette in panchina uno dei nostri miglior giocatori dell'anno scorso: Cotroneo. Se la prospettiva si allarga e vediamo i costi di gestione tra noi e loro notiamo una differenza di 1 a 10. Per questo sono orgoglioso di essere il presidente della Fermana, per i miracoli che riusciamo a fare con le ristrettezze di bilancio che ci caratterizzano".
Questo l'esordio di Giacomo Battaglioni all'ingresso della sala stampa del Bruno Recchioni. Commento pertinente alla partita ma che strizza subito l'occhio ad altri aspetti riguardanti la Fermana Calcio. Infatti, sollecitato dai colleghi della carta stampata, il patron canarino risponde alla contestazione dei tifosi. Una contestazione legittima dal lato dei supperters che, negli anni recenti, soffrono nel vedere la squadra del cuore annaspare nei bassifondi di classifica.
"Le prestazioni sono quelle che sono in valore assoluto, ma bisogna considerare cosa significa fare calcio a Fermo - commenta ancora Battaglioni - senza sponsor e senza una piazza tale da supportare la C1. Diverse cordate interessate a rilevare la società, tra cui quella presentatasi in estate capeggiata dall'avvocato Mancini, si è tirata indietro dopo aver valutato i costi di gestione di una società che, per altro, ha un bilancio più che sano. Io questo la faccio da dieci anni, sventolando a destra e a manca di guidare una società povera. Ecco quindi la relatività di una protesta che torna al mittente".
"Era bello vedere famiglie intere allo stadio dinanzi alla diretta di Rai Sat - conclude Battaglioni - dove il calcio poteva essere un ottimo slancio alla visibilità di Fermo. Visti i prezzi popolari (curve ad un euro) pensate che figura poteva fare Fermo nonostante l'ultimo posto in classifica mostrando all'Italia uno stadio pieno".
"Gli unici ad aver onorato città e di conseguenza la provincia di Fermo - per poi congedarsi - sono stati i giocatori scesi in campo".
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16/11/2005
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