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Contratto collettivo decentrato integrativo: la contrattazione va avanti da molti mesi

Ascoli Piceno | Il sindaco non ha gradito l’iniziativa di disturbo organizzata dai dipendenti dell’amministrazione comunale

di Federico Biondi


Oltre cento dipendenti del comune di Ascoli Piceno si sono radunati, come previsto, davanti alla Sala Massy del Palazzo dei Capitani. All’interno della Sala Massy usualmente si svolgono le riunioni delle commissioni consiliari permanenti e le conferenze stampa indette dagli assessori comunali, in questa occasioni c’era una riunione tra le rappresentanze sindacali dei lavoratori del settore pubblico, le Rsu, il sindaco Piero Celani, l’assessore alle gestioni risorse umane Giovanni Silvestri e i dirigenti della Pubblica Amministrazione. Un incontro per discutere del rinnovo del contratto collettivo decentrato integrativo.
 
Come è noto per i dipendenti del pubblico impiego il contratto nazionale è scaduto da quasi due anni e a livello locale si spinge per un aumento delle quote del bilancio che finanziano il capitolo delle spese professionali. C’è uno stato di insofferenza nel pubblico impiego per via della perdita di potere di acquisto e i dipendenti pubblici non chiedono che il rispetto di quanto dovuto, in base a quello che è stata la falciatura delle retribuzioni a causa dell’inflazione.
 
La piattaforma contrattuale rivendica un aumento dello stipendio di circa 20 euro netti mensili per tutti i dipendenti comunali, la trasformazione del part-time in full-time, l’incremento dei buoni pasti per coloro che tornano a lavoro nel pomeriggio e l’indennità per particolari responsabilità.
 
Per quanto riguarda l’aumento di stipendio il sindaco ha proposto di diluire l’incremento salariale in tre anni, quindi solo nel 2007 tutti i dipendenti comunali effettivamente avranno usufruito dell’aumento. Una misura che non piace ai sindacati, chi usufruirà dell’aumento di salario? Con quali parametri sarà scelto? Il responsabile del comparto pubblico della Cisl Giorgio Cipollini riferisce che il Sindaco è orientato a premiare i dipendenti più bravi, comunque gli impiegati sono contrari ad una valutazione da parte dei dirigenti.
 
I part-time molto facilmente saranno portati dalle 18 a 21 ore settimanali, i sindacati e i lavoratori con questa tipologia di contratto speravano in qualcosa di più, mentre l’incremento del buono pasto non è stato preso neanche in considerazione. Attualmente chi rientra a lavoro nel pomeriggio ha un buono pasto di 5,16 euro, i lavoratori hanno chiesto 7,50 euro.
 
Più complessa è la situazione per quanto riguarda i finanziamenti per l’indennità per particolari responsabilità che coinvolge 184 dipendenti, in questo caso l’amministrazione comunale ha messo a disposizione 30 mila euro, una somma che coprirebbe l’indennità di un sesto dei lavoratori.
 
Secondo i dipendenti comunali il sindaco non può opporsi ad una piattaforma contrattuale di questo tipo anche perché le risorse finanziarie ci sono, soprattutto per i dieci dirigenti dell’apparato comunale. Quest’ultimi hanno avuto un premio per il raggiungimento degli obiettivi programmatici di 170 mila euro, però, secondo alcuni non si tratterebbe nient’altro che il normale lavoro amministrativo dell’ente.
 
Molto facilmente se le cose dovessero rimanere così, i sindacati non firmeranno il nuovo contratto di lavoro decentrato integrativo, dato che prevede rispetto al precedente una riduzione della busta paga e dei diritti dei lavoratori. Infatti gli impiegati nel comune fino al 2004 percepivano le indennità che poi sono state sospese. Dall’altra parte se i 184 lavoratori percepiranno l’indennità per particolari responsabilità, non tutti potranno avere l’aumento di 20 euro mensili.
 
Una contrattazione difficile che va avanti da un anno e che sfociò l’11 di maggio scorso con un sciopero. In quella occasione i dipendenti del comune si sono radunati presso il giardino del Palazzo dell’Arrengo, dopo di che si sono trasferiti chiassosamente e simpaticamente presso il Polo Culturale Sant’Agostino, si sono riuniti in un’assemblea pubblica ed hanno evidenziato i problemi e discusso della piattaforma rivendicativa
 
Comunque gli impiegati comunali non guardano di buon occhio i dirigenti comunali, dato che guadagnano lauti stipendi e premi di produzione ogni anno, in virtù dei compiti realizzati e dagli obiettivi raggiunti.
 
I dipendenti comunali in definitiva sono stanchi, il blocco delle assunzioni fa gravare su di loro molto lavoro, quindi se ci sono delle indennità per i dirigenti che raggiungono gli obiettivi prefissati, dovrebbero esserci anche per il personale che fa conseguire questi obiettivi.

16/11/2005





        
  



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