Finanziaria 2006
Porto Sant'Elpidio | Il comune dovrà risparmiare 700 mila euro
di Mario Andrenacci*
Anche la minoranza in Consiglio Comunale non perde occasione per fare demagogia, anziché affrontare i problemi concreti nella sede deputata al confronto politico. Per quanto riguarda il nostro comune, infatti, gli effetti della prossima finanziaria saranno drastici. Dalla spesa corrente dovranno essere tagliate risorse per circa 700 mila euro: il che si traduce in taglio ai servizi, in consistenti diminuzioni degli investimenti nei settori cultura e sport e in tutti quegli eventi che la nostra città era in grado di proporre, e questo a discapito della coesione sociale.
Nel complesso, oltre il 32% delle risorse poste a copertura della proposta finanziaria del Governo è da ricondurre a misure di contenimento della spesa corrente degli enti territoriali, confermando il ruolo determinante che essi sono chiamati a svolgere in sede di convergenza agli obiettivi comunitari del “Patto di stabilità e crescita”.
E’ difficile pensare di poter realizzare obiettivi così stringenti e onerosi senza alcun preventivo confronto con le autonomie territoriali. Di fatto si alimenta nel Paese l’ immagine di enti locali sciuponi, rei di essere gli unici responsabili della spesa pubblica fuori controllo. Si è taciuto invece che il rispetto del Patto di stabilità è venuto prevalentemente dal comportamento virtuoso di Comuni, Province e Regioni e che il 70% degli investimenti, in Italia, è opera degli enti locali stessi, come ha sostenuto la stessa Corte dei Conti in più di una relazione annuale.
Di fatto, approvata la Finanziaria, le Regioni e gli enti locali dovranno diminuire complessivamente gli oneri per il personale per il triennio 2006-2008 in modo che essi non superino per ciascun anno il corrispondente ammontare dell’anno 2004 diminuito dell’1%. Quanto ai tagli imposti alle spese in conto capitale degli enti locali, il governo giustifica tale intervento con la necessità di contenere gli impegni di spesa delle autonomie, che nel 2004 sono aumentati, rispetto all’ esercizio precedente, del 9,4%, una dinamica derivante essenzialmente dalla crescita degli investimenti in opere pubbliche (+16,2%).
E’ necessario sottolineare che oltre il 70% degli investimenti in Italia sono realizzati dagli enti locali: la riduzione delle risorse non può che avere serie conseguenze sul mercato degli appalti e delle costruzioni (tra i settori trainanti dell’economia del Paese), sulla crescita e sulla competitività connesse alla dotazione infrastrutturale degli ambiti locali.
*sindaco di Porto Sant'Elpidio
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21/12/2005
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