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Vicenda Villaggio del Lavoro

Montegranaro | L’Amministrazione Comunale, nel superiore interesse pubblico, auspica che tutta l’opposizione assuma un ruolo propositivo e costruttivo

di Giovanni Basso*

Di fronte alle distorsioni e alle artificiose polemiche di una parte dell’opposizione, mi sento nel dovere istituzionale di difendere l’operato e le scelte fatte nell’interesse pubblico, a vantaggio dei Cittadini e degli operatori industriali e commerciali che credono nel villaggio del Lavoro.

Ci preme spiegare ancora, ove ce ne fosse bisogno, che la Calepio Scavi SpA è sotto il duplice controllo del Tribunale di Bergamo, sezione civile e sezione fallimentare, avendo avuti azzerati gli organi di amministrazione. Il Tribunale nell’aprile del 2005 ha nominato amministratore giudiziario il dott. Sergio Almici , col compito di redigere un piano di risanamento.

Non essendo stato presentato il piano nei termini accordati, il Tribunale ha ritenuto di prorogare l’incarico. In questo contesto sono intervenuti fatti che hanno dato un’ accelerazione alla vicenda:per le parziali inadempienze, alla scadenza del 14 novembre il Direttore Generale del Comune ha comunicato l’ escussione delle polizze fideiussorie relative ad una delle tre convenzioni sottoscritte, successivamente ai primi di dicembre l’Amministratore Giudiziario replicava con una lettera di contestazioni a tutto campo, con invito a ricercare una soluzione di reciproca soddisfazione in tempi brevissimi: o si raggiungeva subito un accordo oppure si relazionava negativamente al Tribunale, si apriva un contenzioso e restava aperta solo la strada per il fallimento della Calepio scavi SpA.

L’Amministratore Giudiziario fissava un incontro al 12 dicembre presso la sede municipale. Il Sindaco sollecitava il deposito della relazione finale ai tre Consulenti nominati dal Comune, avvenuta lo stesso giorno; dal dott. Almici e dal Sindaco venivano chieste delucidazioni al tecnico che aveva affrontato il problema dell’adduttore della rete di metanizzazione ( questione nuova) e al Direttore dei Lavori sul problema della sicurezza idraulica e del canale Molino, che prometteva una relazione al riguardo. Sulla base di tali complessivi elementi si pronunciava la Giunta, convocata d’urgenza per consentire all’Amministratore di perfezionare il piano di risanamento per il Tribunale.

Questa concitazione di situazioni ha reso impossibile la convocazione della Commissione Comunale composta anche di rappresentanti dell’opposizione. E’ ovvio che dopo aver acquisita la pronuncia del Tribunale, come ulteriore fase preliminare al contratto dovrà essere redatta altra deliberazione di Giunta, coi pareri dell’Ufficio Tecnico ed Urbanistica, che dia autorizzazione al Direttore Generale del Comune per la stipula di una nuova convenzione. Non si mancherà nella fase ultima e decisiva, prima della sottoscrizione della convenzione urbanistica di convocare la Commissione Comunale per valutare la complessiva situazione.

C’è motivo di essere ottimisti sul raggiungimento del risultato positivo che porterà a zero le liti giudiziarie intraprese dai proprietari delle aree cedute o espropriate e anche degli acquirenti dei lotti che non possono utilizzare i loro opifici per incompletezza delle opere di urbanizzazione; saranno depositate le indennità d’esproprio, saranno completate le opere di urbanizzazione in tempi certi e soprattutto con la verifica del Tribunale di Bergamo che costituisce per il Comune una garanzia. Quanto paventato da una parte dell’opposizione appare del tutto incongruente alla luce di quanto sopra prospettato, di quanto relazionato dai Consulenti del Comune e illustrato in più sedi quali la Commissione Consiliare, la conferenza stampa e il Consiglio Comunale.

L’accordo equilibrato, positivo e debitamente garantito, raggiunto dal Comune col rappresentante del Tribunale, va nella direzione del rilancio del Villaggio del Lavoro e nel completamento del palasport entro il 2006, il tutto nelle aspettative di tutti quanti vogliono il bene della nostra comunità e del comprensorio. Il fallimento della Calepio, che con questo accordo si scongiura, sarebbe un fatto estremamente negativo che aprirebbe la strada a decenni di contenziosi civili e amministrativi con paralisi delle attività produttive e commerciali.

L’Amministrazione Comunale, nel superiore interesse pubblico, auspica che tutta l’opposizione assuma un ruolo propositivo e costruttivo.

*sindaco di Montegranaro

21/12/2005





        
  



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