Che fine ha fatto il regolamento per l’assegnazione degli incarichi professionali di cui tanto si è sentito parlare da parte degli amministratori e che è stato ampiamente promesso da chi è ora al governo? Se lo chiedono i consiglieri di minoranza che si danno anche una risposta.

“Il regolamento è stato stoppato – osservano – e non sarà affatto realizzato a differenza di quanto più volte proclamato da questa maggioranza. Il regolamento per l’assegnazione degli incarichi professionali, che è stato sbandierato ai quattro venti come strumento per regolamentare una materia attorno alla quale tante attenzioni si sono concentrate come gli incarichi professionali, non potrà vedere la luce perché, a quanto pare, ad ostacolare la sua attuazione ci sono difficoltà collegate con il personale. Si è deciso per un niente di fatto ma intanto gli incarichi continuano ad essere assegnati non si sa con quali criteri.

E pensare che più volte alla nostra parte politica sono state avanzate critiche proprio in relazione alla questione degli incarichi, si è parlato di conflitto d’interessi e così via discorrendo… Ora assistiamo al fallimento su tutta la linea, con incarichi assegnati in barba alla tanto sbandierata trasparenza, altro argomento sul quale si è insistito parecchio. Una parte politica in particolare si è sempre proclamata tutrice della trasparenza, della partecipazione. E più volte si è sostenuto di voler regolamentare l’assegnazione degli incarichi per garantire proprio quella trasparenza che ha sempre detto di avere a cuore. I fatti, però, dimostrano che la situazione è ben diversa e che, soprattutto, che quelle stesse forze politiche assistono impassibili a tale stato di cose”.

Il riferimento alle liste civiche che fanno capo a Franco Lattanzi è chiaro come il sole.

Lo stesso capogruppo dei Democratici e Popolari per il cambiamento, Gianmarco Governatori, peraltr presidente della commissione consiliare competente in materia, aveva sostenuto - lo scorso mese di marzo - che il regolamento sarebbe stato portato in consiglio comunale da lì a breve. Ad oggi, però, si continua a registrare un nulla di fatto. E la minoranza di governo non ci sta a far passare il tutto sotto silenzio.