Sull’annosa vicenda del piano regolatore tra maggioranza ed opposizione fermana si rinnova un netto contrasto. Da un lato il sindaco Saturnino Di Ruscio, che negli ultimi giorni ha rinnovato la propria severa critica nei confronti della Giunta provinciale presieduta da Massimo Rossi, che ormai da diversi mesi tiene praticamente in standby il Prg, non concedendo il definitivo via libera, quando ormai mancano solo pochi mesi al termine della legislatura. Dall’altra parte il centrosinistra cittadino, che difende l’operato della provincia e parla di nessun ritardo e procedure nella norma.

Il contendere è ormai dilagato alle dietrologie, alla ricerca dell’origine dei ritardi ed ai primi responsabili. Di Ruscio ha accusato l’amministrazione Fedeli, al timone di Fermo fino ad inizio 2001, per aver perso troppo tempo nel suo ultimo anno di legislatura, avendo adottato il Piano regolatore generale nell’estate 2000 e non avendo avviato immediatamente le osservazioni, costringendo la Giunta di centrodestra subentrata a riavviare la pratica, spendere i mesi necessari alle osservazioni e provvedere alla sostituzione di un dirigente all’urbanistica.

La replica arriva dalla segreteria fermana dei Democratici di Sinistra, che a loro volta, guardandosi alle spalle, accusano il sindaco e la sua squadra di governo di eccessivi ritardi. Il centrodestra non avrebbe infatti messo mano al Prg appena dopo l’insediamento, ma avrebbe lasciato trascorrere tempi lunghi. Il centrosinistra ricorda anche come nel 2002 gli esponenti politici di opposizione abbiano anche manifestato pubblicamente il loro scontento per gli eccessivi indugi su una tematica così importante e sentita, ma che quell’alzata di scudi non abbia portato a variazioni di sorta, tanto che passò un altro anno prima della definitiva approvazione con invio di documentazione al centrosinistra, avvenuto nel settembre 2003. Data che secondo gli esponenti dell’Unione avrebbe potuto essere quindi nettamente anticipata.