Viene chiamato corridoio adriatico.

Le Marche, regione baricentrica, si collega con il nord e con il sud d’Italia mediante questo corridoio che, nei comuni costieri come Porto Sant’Elpidio, vedono concentrate in poche centinaia di metri tutte le arterie di comunicazione: la Statale 16, le ferrovie, l’Autostrada A14.

Questa concentrazione “viaria” se nel passato ha rappresentato una risorsa vitale per l’economia, oggi, alla luce di una consapevolezza ambientale rinnovata e dei preoccupanti dati sull’inquinamento da polveri sottili PM10, costituisce un problema e finanche un danno per gli scenari futuri di un’economia equa e sempre più orientata sulla qualità dei prodotti, la tutela ambientale, la valorizzazione del paesaggio e del turismo sostenibile.

Il Protocollo di Kyoto e le drammatiche previsioni di tanti scienziati e studiosi della biosfera obbligano, irrevocabilmente, lo Stato, le regioni e gli enti locali a ripensare “alla radice”, cioè radicalmente, il modello di sviluppo che ci ha condotto al punto in cui siamo: inquinamento, congestione del traffico, uso quasi esclusivo dell’automobile ecc..

L’Amministrazione Comunale di Porto Sant’Elpidio, in conformità al programma di mandato, ha posto e pone al centro della propria attività le tematiche ambientali della città, che sono complesse e rilevanti sotto ogni profilo. Inquinamento atmosferico.

Una questione assolutamente centrale è costituita dalla mobilità urbana, particolarmente lungo l’asse strategico rappresentato dalla SS 16. I dati rilevati nel corso del 2005 evidenziano un superamento del limite di tollerabilità per le cosiddette “polveri sottili” e per dare risposte di carattere strutturale la Giunta Comunale, con atto n. 268 del 21.12.2005 “Provvedimenti per il contenimento e la prevenzione dell’inquinamento atmosferico da polveri sottili PM10” ha stabilito di chiedere alla Regione Marche di valutare la possibilità della deviazione permanente del traffico pesante dalla SS16 all’autostrada A14; provvedere alla riconversione del parco auto comunale a metano o gpl; dotare il Corpo di Polizia Municipale per i dovuti controlli sugli scarichi degli autoveicoli di un opacimetro; dare mandato all’Assessore all’Ambiente di coinvolgere tutti i comitati di quartiere cittadini per una verifica sulla efficienza del servizio trasporto pubblico interno alla città, al fine di agevolarne l’uso da parte dei cittadini; chiedere alla Società Steat, che gestisce il servizio di trasporto pubblico cittadino, il rinnovo dei mezzi di trasporto con propulsori a metano; predisporre un apposito capitolo nel bilancio 2006 con la dotazione di una somma di euro 50.000,00 quale incentivo per auto o mezzi commerciali, adattati da cittadini residenti in Porto Sant’Elpidio con propulsori a gpl o metano.

“E’ un complesso di prime indicazioni, anche parziali - ha dichiarato il Sindaco Mario Andrenacci – ma di carattere strutturale e non episodico, dirette anzitutto a ridurre il fenomeno dell’inquinamento atmosferico. Accanto a queste, già da anni, si sono intraprese iniziative infrastrutturali tese a favorire la mobilità sostenibile e dolce ( piste ciclabili, chiusura al traffico di determinate vie abbinata con iniziative ricreative, progettazione ed imminente ( gennaio ) appalto dei lavori del ponte ciclo-pedonabile sul fiume Tenna per il collegamento con Fermo”.

In tema di inquinamento acustico il Comune ha stipulato una convenzione con Sant’Elpidio a Mare e Monte Urano per la progettazione del Piano Intercomunale di zonizzazione acustica. I tecnici incaricati presenteranno a breve agli organi dell’Ente la proposta relativa che, dopo approfondimento ed istruttoria, sarà portato all’attenzione del Consiglio Comunale entro l’inizio della primavera. L’Ente si doterà quindi dello strumento necessario per garantire il contenimento delle emissioni in vista della stagione estiva che rappresenta il momento più critico, fonte di conflittualità tra interessi contrapposti.

Quanto al piano delle antenne il Comune partecipa all’iniziativa del Co.S.I.F per la redazione dei regolamenti comunali per la telefonia mobile. Dal marzo 2005 è stato avviato il monitoraggio complessivo degli impianti esistenti che consentirà la successiva pianificazione della localizzazione nell’area vasta, insieme all’Università Politecnica delle Marche, attraverso un percorso che dovrà essere concertato e condiviso con i gestori, le associazioni ambientaliste, i cittadini ed altri portatori di interesse.

Il progetto prevede la creazione di un disciplinare, sui parametri ottimali per l’installazione delle antenne, nonché l’indicazione delle zone proibite, cui farà seguito l’approvazione del regolamento comunale ed adeguamento degli strumenti urbanistici comunali ai risultati delle studio (art. 5 L.R. 25/2001 ). “Credo che l’insieme dei provvedimenti che l’Amministrazione Comunale ha voluto adottare, nell’ultimo scorcio del 2005, per ridurre l’inquinamento atmosferico, acustico e della telefonia mobile – ha dichiarato l’Assessore all’Ambiente Giampiero Tosoni - siano emblematici della ferma volontà di operare con decisione per la tutela dell’ambiente. I progetti e le diverse iniziative comunali dovranno coniugarsi con l’impegno della Provincia di Ascoli Piceno per la mobilità sostenibile : la metropolita di superficie, il potenziamento e la riqualificazione del trasporto pubblico, le “campagne di opinione” per accrescere l’utilizzo dei mezzi pubblici”.