La giunta municipale ha approvato, di recente, il progetto di massima per la realizzazione di un canile comprensoriale nel territorio comunale.

Un atto, questo, che ha alimentato le critiche da parte di un gruppo di maggioranza - Democratici e popolari per il cambiamento - che non ci vanno leggeri nel tacciare l'amministrazione di scarsa partecipazione e comportamento offensivo.

"Un’opera pubblica di notevole importanza sia dal punto di vista sociale che finanziario come questa del canile non poteva prescindere dal costante coinvolgimento delle parti politiche tutte e dei cittadini interessati al fine di raggiungere una condivisione sostanziale della scelta politica e progettuale - si legge in una nota - Ciò non è stato.

Si ritiene infatti che la partecipazione a questa scelta sia stata del tutto insoddisfacente e per alcuni versi inesistente (vedi incontri con i cittadini da noi richiesti ma non effettuati), la partecipazione per noi non è un optional ma la sostanza della politica.

Si è assistito ad una proposta improvvisata ed approssimativa della quale noi avremmo dovuto approvare in toto il progetto, la localizzazione e gli accordi con gli altri Comuni senza aver avuto la minima possibilità di entrare nel merito. Per l’ennesima volta e per l’ennesima opera pubblica assistiamo ad un mancato coinvolgimento delle forze politiche e dei cittadini per noi cosa molto grave.

Pur ritenendo il canile un opera necessaria, viste anche le condizioni di quello attuale con il quale il comune è convenzionato, non si concorda sicuramente sulla localizzazione prevista: nelle immediate vicinanze della zona industriale “Brancadoro”, che è l’area industriale più importante del nostro territorio. Si ritiene il canile un corpo estraneo rispetto alla destinazione delle aree adiacenti ed anzi ostativo per un successivo corretto sviluppo della zona.

Si crede poi che l’area di proprietà comunale che resterà estranea all’opera subirà una notevole svalutazione in termini di valore patrimoniale, vista la vicinanza con una struttura quale il canile, alquanto invasiva in termini ambientali.

Questo modo di fare si è dimostrato oltre che offensivo, anche penalizzante, per il lavoro svolto dal Consigliere Delegato al Patrimonio che in quella stessa area da tempo lavorava a più progetti, uno in particolare di interesse sociale già iniziato in collaborazione con l’allora assessore ai Servizi Sociali Tosoni. Progetto già da aprile u.s. consegnato alla valutazione della Giunta e a giugno presentato anche alla 5a Commissione Consiliare.

E’ stata inoltre più volte sollecitata al Sindaco una discussione in merito al suddetto progetto senza riscontro. Nonostante questo silenzio il lavoro su tale progetto è continuato tant’è che si stava predisponendo un bando che prevedeva l’inserimento di soggetti svantaggiati non appena l’ufficio tecnico avrebbe effettuato una stima del fondo.

Tra l’altro l’assessore ai Lavori Pubblici aveva chiesto al Delegato la disponibilità di alcuni terreni al Patrimonio Comunale. Il Delegato rispondendo ribadiva il fatto di non toccare l’area in oggetto in quanto c’era un progetto in corso.

Tale arroganza nell’amministrare ha reso vano però tutto questo lavoro. Invitiamo comunque a pensare nell’eventuale proseguo del percorso, verso la realizzazione di questa opera, ad un coinvolgimento più ampio ed efficace tanto delle forze politiche di maggioranza e di minoranza che dei cittadini, ripensando eventualmente anche al progetto stesso. Infine, si sottolinea il fatto, che la fretta di deliberare legata alla scadenza di termini per l’assegnazione di finanziamenti statali ha impedito una decisione approfondita ed informata anche in relazione alla scelta di indicare il canile tra le opere pubbliche prioritarie.

Questo fatto ci induce a ritenere non più procrastinabile l’istituzione dell’Eurosportello (già inserito nel nostro programma politico e da tempo sollecitato) strumento necessario per avere in anticipo tutte le informazioni sui possibili finanziamenti nazionale ed europei.