Arnoldo Foà celebra il suo novantesimo compleanno al teatro Cicconi
Sant'Elpidio a Mare | Gli sarà consegnato il Premio Internazionale La voce della scrittura 2006
Il 26 gennaio al Teatro “Luigi Cicconi” andrà in scena Novecento di Alessandro Baricco per la regia di Gabriele Vacis con Arnoldo Foà, che proprio a Sant’Elpidio a Mare festeggerà il suo 90° compleanno.
Per l’occasione, l’attore ferrarese riceverà il Premio Internazionale “La voce della scrittura 2006”, assegnatogli da una giuria internazionale composta da autorevoli personaggi del mondo della cultura quali Yves Bonnefoy, Kjell Espmark, Ruth Fainlight, Paolo Ruffilli, Willem van Toorn, Cees Nooteboom, Roberto Pazzi e Antonio Santori, per la sua la sua intensa e prestigiosa carriera, durante la quale si è cimentato non soltanto come attore di film e sceneggiati televisivi, ma anche come interprete e regista di opere teatrali, portando sulle scene spettacoli di autori classici e contemporanei, con registi come Visconti, Strelher, Menotti, Ronconi, ma anche con proprie regie come per le opere liriche "Otello" di Verdi, "Il pipistrello" di Strauss, "Histoire du soldat" di I. Stravinskij. Celebri, poi, rimangono le sue letture di Dante, Leopardi, Garcia Lorca, Neruda, Lucrezio, ecc., delle quali sono state anche realizzate registrazioni (negli anni '60 la Fonit Cetra ha ricevuto il Disco d'oro per aver venduto più di un milione di copie del disco di poesie di Garcia Lorca).
Una serata, dunque, che si presenta particolarmente emozionante non soltanto per l’omaggio che si renderà ad uno degli artisti italiani più famosi e autorevoli, ma anche per il fatto che lo spettatore potrà rivivere la storia di una leggenda letteraria, che ha avuto un’enorme successo in tutto il mondo, quella di Novecento, il pianista nato e cresciuto su un piroscafo, il Virginian, che andava dall’Europa all’America trasportando emigranti verso il Sogno Americano.
Lo spettacolo è un monologo durante il quale Arnoldo Foà, con la sua voce meravigliosa, trascina tutti dentro questo sogno, raccontando la storia del suo amico Novecento, di questo ragazzo al quale il mondo era apparso come un’ immensa, infinita tastiera che non poteva suonare; che con coscienza e consapevolezza aveva dato l’addio a tutto, alle donne che non avrebbe mai incontrato, ai figli che non avrebbe mai avuto, alle terre che non avrebbe mai visto, all’amico che aveva deciso di lasciare la nave, il suo unico vero mondo insieme al suo piano.
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23/01/2006
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