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Brillante operazione della Squadra Mobile di Teramo

| TERAMO - Lotta al lavoro nero, denunciate 17 persone. L’attività di indagine è stata avviata da una denuncia presentata da una giovane prostituta di etnia nigeriana, all’epoca dei fatti ancora minorenne.

di Nicola Facciolini


Un duro colpo è stato inferto, dalla Squadra Mobile di Teramo, al lavoro nero, al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ed allo sfruttamento della prostituzione in provincia. Nell’ambito di un’operazione tesa alla prevenzione ed al contrasto di fenomeni delittuosi legati a queste tipologie di reato, personale della Squadra Mobile di Teramo, al comando del dott. Gennaro Capasso, a conclusione di un’intensa attività investigativa, ha deferito alla locale Autorità Giudiziaria 17 persone tra cui 3 cittadini italiani e 14 extracomunitari per violazione delle norme concernenti l’emersione del lavoro nero ed in un caso specifico, anche per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.

L’attività di indagine è stata avviata a seguito dell’acquisizione di una dettagliata denuncia presentata da una giovane prostituta di etnia nigeriana, all’epoca dei fatti ancora minorenne. Nell’atto formalizzato, la ragazza, entrata in Italia con falsi documenti e con la promessa di un lavoro onesto, ha ripercorso la propria vicenda personale in ordine a situazioni di grave sfruttamento sessuale e violenza cui era stata sottoposta da parte di una donna nigeriana O.M. di anni 40 appartenente a una organizzazione criminale su cui sono in corso ulteriori approfondimenti investigativi.

Le indagini successive hanno consentito di acclarare che, grazie all’intermediazione della sua aguzzina e previo pagamento della somma a quest’ultima di 9 mila euro, la giovane denunciante era riuscita a sanare la propria posizione irregolare sul territorio nazionale, sulla base di un rapporto di lavoro inesistente, mediante una ditta compiacente, gestita da tale O.D. di anni 55, dal di lui figlio O.M di anni 25 e con la fattiva collaborazione di un presunto consulente del lavoro P.L.R. di anni 60. Successivi accertamenti della Polizia di Stato hanno consentito di verificare che l’azienda ubicata in una frazione di Castellalto era inattiva e aveva regolarizzato un cospicuo numero di stranieri. Tredici in totale e di diverse nazionalità (nigeriane, indiana, cinese e romena), deferiti alla locale A.G. poiché, pur consapevoli del rapporto di lavoro simulato, hanno sottoscritto il contratto di lavoro e contestuale contratto di soggiorno, traendo in inganno il funzionario preposto al rilascio dei permessi di soggiorno.

23/01/2006





        
  



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