Emergenza gas, varato ieri decreto anticrisi
| ANCONA: Anche le Marche alle prese col risparmio obbligatorio. Legambiente: unulteriore dimostrazione dellinsostenibilità delle fonti fossili. Il risparmio sia uno stile di vita quotidiano, non un obbligo imposto per legge.
“Per realizzare un serio risparmio energetico non si può dover arrivare a un decreto impositivo e a dei controlli…” è amaro il commento di Roberto Paoloni, Responsabile energia Legambiente Marche, di fronte agli ultimi sviluppi dell’emergenza gas, sfociata in un decreto del Ministero delle Attività Produttive che ha imposto un’ora e un grado in meno ai riscaldamenti delle case e reso possibile il passaggio di 6 centrali elettriche al super inquinante olio combustibile.
“La razionalizzazione dei consumi e l’azzeramento degli sprechi devono essere uno stile di vita quotidiano, non certo un’una tantum con cui rispondere a un’emergenza…- continua Paoloni - la dipendenza energetica dalle sole fonti fossili si è rivelata sbagliata più e più volte e anche il nucleare che viene puntualmente resuscitato, è un’alternativa assolutamente insensata.
Occorre invece lavorare prima di tutto sul risparmio energetico, sulla minicogenerazione distribuita e le fonti rinnovabili, come solare, biomasse, ed eolico che del resto, sono anche gli imperativi contenuti nel nostro PEAR approvato l’anno scorso.
Da allora, una serie di risposte positive c’è stata, sia dal fronte privato che dagli Enti Locali, ma c’è ancora parecchio da fare…. per esempio sul piano dell’ecoefficienza in edilizia, attraverso l’inserimento nei piani regolatori di criteri obbligatori come l’installazione di pannelli solari, si va molto a rilento…”.
Un’emergenza, quella da riduzione della disponibilità del gas, che sta via via registrando un adeguamento al decreto Ministeriale, anche da parte degli enti locali marchigiani, che dalla Regione al Comune di Ancona, stanno perseguendo la via dell’abbassamento obbligatorio della temperatura e dell’orario di accensione del riscaldamento.
“Quest’ennesima crisi – rincara la dose Luigino Quarchioni, Presidente Legambiente Marche - dimostra ancora una volta la palese insostenibilità del nostro sistema, del tutto dipendente da poche fonti fossili, metano compreso, che oltre ad essere destinate ad esaurirsi in fretta, ci fanno vivere perennemente sotto la minaccia di delicati equilibri geopolitici, inverni più freddi o tagli di forniture dall’estero.
Per l’approvvigionamento, l’equazione più energia subito e a basso costo non è fattibile - conclude Quarchioni - la strada più illuminata da seguire è quella già tracciata nel PEAR, in questa fase ancora più attuale e necessario: risparmio e fonti rinnovabili verso una maggiore autosufficienza energetica, e un no deciso ai progetti di centrali turbogas, come quelle di San Severino e Falconara Marittima, che alla luce di questa crisi, non rappresentano certo una risposta”.
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26/01/2006
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