E' stato presentato ufficialmente “Human rights, a sostegno delle categorie vulnerabili”, un progetto della durata di un anno gestito dal GUS-Gruppo Umana Solidarietà, sostenuto dall’amministrazione comunale e finanziato dal Ministero degli Interni.

L’iniziativa prevede misure di accoglienza, orientamento e formazione a 25 “soggetti vulnerabili”, vittime di torture, profughi o rifugiati politici. L’obiettivo è quello di migliorare la loro condizione psico-sociale affinché si realizzi una progressiva inclusione nella comunità e un’autonoma integrazione nel territorio.

Oltre ai 7 appartamenti, saranno messi a disposizione assistenti sociali, psicologi, operatori sociali, mediatori culturali e interpreti, cui avranno il compito di individuare i singoli percorsi di recupero e valutare le modalità d’inserimento nell’unità abitativa.

Considerata la particolarità dei soggetti ospitati, l’esperienza maturata dall’ente gestore GUS sarà rafforzata dalla collaborazione con l’IISMAS Onlus – Istituto Internazionale di Scienze Mediche, Antropologiche e Sociali e con l’Istituto San Galliano di Roma per ciò che concerne la formazione e il supporto al personale impiegato nella gestione del servizio di accoglienza.

“Un lavoro difficile ma molto gratificante - commenta Paolo Bernabucci, presidente del GUS – nelle scorse settimane ci sono stati incontri con i vari Ambiti Sociali, la scuola e le forze dell’ordine. E’ importante questa sinergia affinché l’impatto sia soft anche per la popolazione di Porto San Giorgio”. “Occuparsi di categorie deboli è una scelta politica dell’amministrazione - chiarisce Elisabetta Baldassarri, assessore i servizi sociali – l’obiettivo più importante del progetto è la riacquisizione della dignità della persona e la possibilità di una integrazione e interazione tra le culture”.

Conclude il sindaco Brignocchi: “Questo progetto è per me una grande soddisfazione. Ci misuriamo con qualcosa di nuovo e originale, su un terreno molto importante che è quello della solidarietà e dell’accoglienza. Ci tengo a presentare questo progetto proprio oggi, giornata in memoria di tutte le vittime dell’olocausto e dell’intolleranza, una condizione purtroppo non del tutto superata ancora adesso. Il fatto che Porto San Giorgio sia pronto ad accogliere persone vulnerabile è la dimostrazione che si può vivere l’”altro” in modo positivo”.