Hanno voluto protestare in modo plateale contro un modo di fare che non condividono. I consiglieri di minoranza, nel corso della seduta del consiglio comunale di ieri sera, hanno voluto manifestare in questo modo il loro dissenso: facendo pesare la loro assenza in aula nel corso di un consiglio i cui punti, a ben vedere, avrebbero pure potuto essere votati tutti all'unanimità.

Il motivo di tale gesto di protesta è legato al mancato inserimento, tra gli altri punti all'ordine del giorno, della rettifica della votazione di un ordine del giorno a suo tempo proposto dalla minoranza di governo e riguardante i tagli della finanziaria. Ordine del giorno che ottenne il voto favorevole, oltre che dei quattro consiglieri di minoranza anche di tre consiglieri maggioranza (il gruppo Lattanzi) contro il voto negativo di 5 consiglieri di maggioranza. Il presidente del consiglio (che peraltro si era astenuto assieme al sindaco) dichiarò erroneamente che l'ordine del giorno era stato bocciato. Errore che richiedeva - e richiede - una rettifica.

"Ci aspettavamo che quella rettifica venisse inserita all'ultimo momento all'ordine del giorno del consiglio di ieri - ha osservato il capogruppo della Margherita Norberto Clementi nel dare voce alla minoranza tutta - ma così non è stato. Riteniamo che il comportamento del presidente del consiglio sia inaccettabile. Fino a che ad agire in questo modo è il sindaco possiamo pure aspettarcelo, ma che il presidente del consiglio si sia ridotto alla stessa stregua onestamente non ci sembra una cosa accettabile. Per questo, visto che si continua ad operare alla faccia della trasparenza e della partecipazione, abbiamo deciso di lasciare l'aula in segno di protesta".

Il consiglio è andato avanti ma sono stati stralciati due punti che necessitavano la presenza della minoranza. Punti inseriti all'ordine del giorno del prossimo consiglio immediatamente convocato. Punti ai quali ne è stato inserito un terzo: la rettifica dell'esito di quella votazione dell'ordine del giorno cui Clementi faceva riferimento. Consiglio convocato per giovedì 2 febbraio.