Confindustria Fermo guarda con ottimismo al futuro
Fermo | Buono il bilancio e pronto il piano di riorganizzazione
Le cifre inducono all’ottimismo.
L’Unione Industriali del Fermano è in buona salute e, in perfetta forma, potrà trasformarsi tra qualche giorno in Confindustria Fermo.
Ne ha preso atto il Consiglio direttivo (presenti dieci membri su dodici) riunitosi ieri nella sede sociale di via Respighi a Fermo. I documenti parlano chiaro. Il bilancio 2005 chiude in pareggio.
Ed è la prima volta che questo capita dopo tre anni di difficoltà. Un traguardo accolto con grande soddisfazione dal Consiglio direttivo che potrà guardare con serenità agli anni a venire. Ma i motivi di tranquillità sono forniti anche dal bilancio di previsione 2006.
Se le previsioni saranno tutte confermate – ma le stime sono state di carattere prudenziale – l’anno in corso farà registrare un buon attivo. Si tratta dunque di un radicale mutamento rispetto agli anni precedenti, raggiunto attraverso il duro impegno profuso dal direttore generale Giuseppe Tosi, giunto alla UIF nel luglio del 2002 (l’anno nero per l’Associazione), e dai Presidenti, l’ultimo dei quali è Alvaro Cesaroni.
Da fine 2002 ad oggi le aziende sono aumentate di ben 150 unità. Le carte vincenti di Presidente e Direttore sono state, oltre che l’accorta amministrazione e gestione dell’Associazione, anche l’indubbio sviluppo dei servizi agli associati tramite i bracci operativi della UIF: il SIF e il CONFIDI. Nei prossimi giorni, inoltre, anche a motivo della tragica scomparsa di Pierpaolo Antinori, si procederà ad una puntuale riorganizzazione interna.
Al momento, il direttore Tosi e il funzionario Marco Gentili gestiranno in prima persona i settori calzaturiero e accessori. A breve, invece, si procederà all’assunzione di due nuovi dipendenti con incarichi specifici.
Uno si occuperà di lavoro, consulenza e sindacale; l’altro di internazionalizzazione e servizi al settore calzaturiero. Sempre grande attenzione verrà riservata alle altre dieci sezioni UIF, dal metalmeccanico al cappello.
Una retta amministrazione interna e l’impegno per lo sviluppo di sempre nuovi servizi garantiscono una maggiore ed efficace vicinanza alle imprese della quinta provincia delle Marche. Questo è l’impegno assunto.
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10/02/2006
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