"C'era due volte" chiude la rassegna Domenica a Teatro
Porto San Giorgio | Sarà di scena la Compagnia Giallo Mare di Empoli con uno spettacolo realizzato con le tecniche del teatro dattore, videoproiezioni e computer
Domani, 12 febbraio alle ore 15.30 e alle ore 17.30, ultimo spettacolo della rassegna Domenica a Teatro al Teatro Comunale di Porto S.Giorgio.
Sarà di scena la Compagnia Giallo Mare di Empoli con lo spettacolo “C'era due volte”, realizzato con le tecniche del teatro d’attore, videoproiezioni e computer. La rassegna, organizzata dall’Assessorato alla Cultura in collaborazione con Eventi Culturali, anche quest’anno ha avuto un grande successo di pubblico e il Teatro Comunale si è riempito di genitori e bambini in cerca di un pomeriggio diverso e divertente.
Ha avuto molto successo anche l’iniziativa realizzata in collaborazione con la libreria Gulliver di Porto S.Giorgio, che ha permesso di regalare ai piccoli spettatori sei libri di letteratura per l’infanzia ad ogni rappresentazione. Sarà possibile acquistare i biglietti a partire dalle ore 14.30 dello stesso giorno di spettacolo; il costo del biglietto intero è di € 5,50, quello del biglietto ridotto di € 2,50. Si allega scheda artistica dello spettacolo.
Lo spettacolo è una sequenza di storie dei fratelli Grimm e di H. K. Andersen. Ciascuna di esse, tuttavia, compone un segmento autonomo della rappresentazione dove la narrazione, l’uso di oggetti e l’utilizzo della grafica computeristica videoproiettata contribuiscono a sostenere l’evocazione di personaggi, luoghi, vicende. Ci si misura quindi con “La Bella Addormentata nel Bosco”, dove si vuole sottolineare narrativamente il salto temporale che affronta la principessa Bella al termine dell’incantesimo risvegliandosi direttamente nei nostri giorni. Fra mille scoperte fantastiche e nuovi sortilegi come quello di restar incantati e addormentati davanti ad una bara più moderna, ma non meno letale, di quella di Cristallo in cui era rimasta per 100 anni: la Tivù. Ma le storie sono come le ciliegie: una ne tira subito un’altra e l’altro titolo da cui si prende spunto è quello del “Brutto Anatroccolo”. La fiaba originale, come una matrioska, dà vita ad un'altra, un suo ampliamento i cui protagonisti sono un branco di Cigni. Il Capo Branco è un esemplare un po’ scorbutico, un brontolone che vuole sempre l’ultima parola, si chiama Eco. La moglie invece è Narcisa, che si rimirava continuamente nello specchio d’acqua dov’è ambientata la favola. Un racconto che rafforza il contenuto della storia originale, evidenziando come il colore delle piume, l’apparenza, la forma esteriore degli individui rischiano di essere un ostacolo insormontabile in un civile rapporto fra differenti identità e culture.
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11/02/2006
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