All’insegna del sociale l’incontro effettuato ieri pomeriggio dal candidato deputato diessino Francesco Verducci insieme al sindaco di Porto San Giorgio, in lista per il Senato, Claudio Brignocchi. I due esponenti dell’Ulivo hanno infatti parlato con personale del Gus (Gruppo Umana Solidarietà), un’organizzazione marchigiana che si occupa di assistenza e sostegno per gli immigrati e cooperazione internazionale. Immigrazione, diritto d’asilo e cooperazione i temi sul tavolo, argomenti a cuore di Verducci, che ha trattato in alcune pubblicazioni e nella sua carriera di docente universitario.

Temi anche sui quali non potrebbe essere più larga la forbice che oppone i programmi della Casa delle libertà e dell’Unione. Ed infatti, tra i punti trattati nella discussione, non è mancata una critica alla legge Bossi Fini, ritenuta fallimentare, incapace di dare risposta ai temi della sicurezza, del fabbisogno del mercato del lavoro, della convivenza.

“Siamo per una nuova ed efficace politica degli ingressi – ha detto Francesco Verducci - Una regolamentazione organica con una legge del diritto di asilo, il diritto di voto alle amministrative, la modifica delle regole in merito di acquisizione della cittadinanza. Governare, accogliere, costruire convivenza, sono parole molto lontane dal lessico del centro destra che ancora una volta si è dimostrato ben lontano dal garantire quella sicurezza così necessaria al nostro Paese e alle nostre comunità locali”.

Sul tavolo anche il tema della cooperazione, con aspre critiche al governo Berlusconi: sugli aiuti ai Paesi poveri l'Italia fa infatti una brutta figura a livello mondiale, restando ultima per aiuti allo sviluppo, avendo destinato un limitato 0.15% del Pil, meno del doppio della media europea, molto al di sottodello 0.7% stabilito come cifra minima da raggiungere dall'Ocse.

“La cooperazione e lo sviluppo devono invece diventare, come accadrà con il futuro Governo di centro sinistra, una dei temi caratterizzanti della politica estera italiana – ha concluso Verducci – Vanno favorite relazioni internazionali solidali e di reciprocità. Il nostro primo obiettivo sarà quello di elevare i fondi destinati alla cooperazione internazionale arrivando, come minimo, fin da subito allo 0,70% del Pil”.