Il ritorno alla partecipazione come priorità del Centrosinistra nella città di Fermo. E' quanto ribadito, mercoledì 29 marzo al Centro Sociale di Santa Petronilla, da Peppino Buondonno, candidato sindaco de L'Unione.

Dopo l'intervento di Francesco Verducci, candidato alla Camera dei Deputati per L’Ulivo, ha preso il via un serrato dibattito con i numerosi cittadini presenti. Tante e disparate le problematiche esposte, molte delle quali non affrontate nei cinque anni di amministrazione del centrodestra. Un quartiere, quello di Santa Petronilla, che ad una crescita della popolazione ha visto corrisposta una pesante battuta d’arresto nell'erogazione dei servizi.

Fra le richieste l’apertura di uno sportello postale e, soprattutto, la succursale della Farmacia Comunale, struttura che l'attuale maggioranza prevede di privatizzare, nonostante un utile di quasi 150.000 euro. Da quartiere pilota per la raccolta differenziata nella precedente giunta di Centrosinistra, Santa Petronilla si è improvvisamente ritrovata con un servizio fondamentale svolto a metà, in particolare per quanto riguarda la frazione umida.

Sul tavolo, oltre alla questione sicurezza, anche le radicate problematiche giovanili, unitamente ad un rafforzamento del servizio di trasporto pubblico, alla creazione di una biblioteca, ad un incremento degli spazi verdi e soprattutto ad un progetto culturale ben definito, capace di far riemergere negli abitanti l'impulso ad una vita sociale e partecipativa.

Nell'illustrare alcuni dei suoi punti programmatici, Buondonno ha posto l'attenzione sul ripensamento di uno sviluppo lungo le direttrici della socialità, dei saperi, della capacità di innovazione, della diversificazione dei settori e della voglia degli stessi cittadini di creare una città più aperta e più unita. Grande attenzione anche per gli interventi di Fabio Montanini, segretario cittadino del PdCI, e Manuela Marchetti, membro della direzione provinciale dei Verdi.

Il primo ha messo in evidenza il parallelismo tra gli atti del governo centrale e quello della città di Fermo, una convergenza pienamente riscontrabile nello scarso rispetto per le istituzioni, nella gestione "amicale" di determinate strutture, nella distruttiva concezione dell'ambiente e delle politiche del lavoro e del sociale. La Marchetti ha invece illustrato i pericoli legati ad una frantumazione del sistema di regole, perpetrata dal governo Berlusconi, e ad una legge elettorale approvata con un atto di forza che, per la prima volta nella storia repubblicana, vedrà un parlamento nominato dai segretari e non eletto dai cittadini.