Lo svolgimento della sessione dei lavori è stata garantita dal centro sinistra. Anche l’anticipazione della delibera per l’approvazione della variante urbanistica connessa al progetto preliminare per l’ampliamento ed adeguamento della scuole materna di Poggio di Bretta è stato garantita dai componenti del centro sinistra, delibera che successivamente è stata approvata all’unanimità dei consiglieri comunali.  

 

La maggioranza consiliare ridotta all’osso, solo 14 consiglieri, non aveva i numeri sufficienti per approvare le proprie proposte e il centro sinistra ha collaborato affinché l’attività amministrativa procedesse. Garantire il numero legale vuol dire assicurare la continuazione dei lavori consiliare affinché i cittadini possano beneficiare dei provvedimenti.

 

Collaborazione che è continuata in occasione della sostituzione del consigliere nell’ambito della consulta per le politiche giovanili. Il dimissionario, il Senatore Amedeo Ciccanti, è stato sostituito da Igino Cacciatori grazie al centro sinistra che per non turbare gli equilibri all’interno della maggioranza non ha espresso un proprio candidato.

 

Alla fine della consultazione Igino Cacciatori ha avuto 12 preferenze, una scheda è risultata nulla ed un voto è andato al Senatore. Se i 13 componenti della minoranza consiliare avessero voluto indicare un proprio candidato non è escluso che sarebbero riusciti nell’intento di eleggerlo.

 

Dopo la nomina di Igino Cacciatori come membro della consulta per le politiche giovanili, i consiglieri hanno discusso della proposta di deliberazione presentata dal centro sinistra avente per oggetto la modifica all’articolo numero 8 al comma 7 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale.     

 

Il consigliere Giorgio Rocchi ha presentato la delibera ricordando che in commissione affari istituzionali erano tutti d’accordo nella modifica dell’articolo 8 al comma 7 del Regolamento del Consiglio Comunale. La delibera se approvata avrebbe previsto la consegna dei documenti e degli atti da discutere insieme alla convocazione della sessione consiliare sia in modo cartaceo che digitale, tramite la posta elettronica o account utente.

 

Cosa che non è avvenuta perché un’accesa discussione tra l’avvocato Roberto Allevi e Amedeo Ciccanti, che aveva anteposto una pregiudiziale e assunto una condotta poco consona ad un Senatore della Repubblica, ha fatto si che non ci fosse il numero legale per convalidare la votazione e la minoranza indignata si è allontana dai banchi del consiglio.

 

La seduta quindi è stata sospesa dal Presidente Valeriano Camela e dopo quindici minuti il segretario comunale ha fatto l’appello ed ha decretato che in aula non c’era il numero sufficienti di consiglieri per continuare la seduta.

 

Giorgio Rocchi esce particolarmente amareggiato da questa sessione dei lavori, è dispiaciuto dal fatto che troppe volte in questi due anni i consiglieri della maggioranza in commissione consiliare hanno appoggiato proposte e indirizzi politici per poi comportarsi in consiglio comunale in modo totalmente diverso. Anche il dottor Bastiani esce amareggiato da questa seduta consiliare, era rimasto sui banchi del consiglio fino alla fine insieme a Marco Regnicoli.