"Piacere, Gianluca - dopo qualche secondo di silenzio con la mia mano stretta nella sua aggiunse - Pacenti". Si presentò così al ritiro del Montegranaro calcio il 6 agosto scorso.

Quasi due metri d'altezza, sguardo timido, faccia pulita da bravo ragazzo: capelli corti, occhiali da "contabile" abbigliamento semplice e non appariscente. Più in disparte che propenso a dir la sua nello spogliatoio.

In campo però tutta un altra cosa: colpo di testa, dribbling, gioco sullo stretto, velocità ed agilità inimmaginabili vista la sua andatura quasi disarticolata.

Quello che ha fatto nella finale contro la Folgore Falerone però, gli ha fatto vivere un momento da protagonista quasi inaspettato visto il suo carattere taciturno.

A 6 minuti dalla fine, infatti, segna la rete del 2 pari traducendo in rete l'ottimo invito dalla destra di Gay ben servito dal lancio di Bosoni e, soprattutto, al terzo minuto di recupero va a stroncare ogni possibilità di pari letteralmente volando a rete lanciato da Moretti.
 
Uno strepitoso contropiede lungo tutta una metà campo, lasciando alle spalle i difensori di Grilli e trafiggendo sul palo lontano l'estremo difensore.

Lo stadio è tutto per te Gianluca, la Montegranaro calcistica ti ama. A ben vedere però non va dimenticato l'ottimo lavoro dei compagni (e dopo un ulteriore passo indietro nel ragionamenteo aggiungiamo anche l'intero staff) che sia ieri, sia durante tutto il corso della stagione regolare hanno permesso di far alzare le braccia al cielo allo "Slatan calzaturiero ", per le movenze tecniche e la mole corporea che ricorda la punta juventina, o, per dirla con una coniazione lessicale del compagno di squadra Maicol Ulissi, del "gigante buono".