Prima di parlare, soprattutto attraverso i mezzi di informazione, come troppo spesso capita di riscontrare ultimamente, bisognerebbe documentarsi e conoscere i problemi – ha dichiarato il Sindaco di Porto Sant’Elpidio Mario Andrenacci, in risposta a Gianni Serafini dei Verdi sui finanziamenti UE per la bonifica dell’ex Fim-, altrimenti si alimenta solo la polemica fine a se stessa. Infatti, nel quadro Comunitario di sostegno per il periodo 2000-2006 le risorse dei fondi strutturali europei erano destinate esclusivamente ai territori ricadenti nell’obiettivo 2 ed ex 5b ( aree individuate dalla Regione Marche nel rispetto dei parametri fissati dall’Unione Europea ).

La riforma dei Fondi strutturali per il periodo 2007-2013 prevede la redazione del Nuovo Quadro Strategico Nazionale d’intesa tra lo Stato e le Regioni che fa riferimento ai nuovi obiettivi previsti a livello europeo. Nell’ obiettivo “Competitività regionale e occupazione” viene riconosciuta priorità solamente ad alcune misure tra le quali “Ambiente e prevenzione dei rischi con particolare riferimento agli incentivi per la riabilitazione di spazi e terreni contaminati”.

Dentro queste priorità nelle cosiddette aree – brownesfields – vanno individuati i siti industriali dimessi e contaminati. Il Comune di Porto Sant’Elpidio si è impegnato ad avanzare alla Regione Marche una proposta affinché l’area della ex Fim venisse ricompresa nelle proposte di programmazione regionale per il recupero ambientale, portando avanti un progetto di bonifica di parte pubblica. Ovvero si è attivato per attrarre risorse comunitarie esterne disponibili allo scopo. Per quanto concerne l’area marina protetta invece l’iniziativa da voi promossa si commenta da sola in quanto, in quella sede avete dimostrato solo di essere disinformati e a digiuno di ogni regola basilare sulla problematica , come la permanenza delle Turbo soffianti anche in presenza dell’area marina protetta ed altre ancora. Avete strumentalmente utilizzato l’iniziativa per demolire progetti come quello del Porto Turistico o l’assetto del nostro litorale, che costituiscono elementi importanti per lo sviluppo del territorio.

Al contrario di voi, personalmente, mi sono recato al Ministero dell’Ambiente per approfondire ulteriormente l’argomento e dare quelle risposte documentate che a voi sono risultate così scomode. Questo mi consente di riflettere e valutare in maniera ponderata e non ideologica, con il coinvolgimento dei cittadini e l’intento preciso di non vanificare né il progetto dell’area marina protetta nè i necessari interventi per uno sviluppo armonico del turismo