Il Senatore Amedeo Ciccanti torna sugli antefatti che hanno portato alla designazione di Edio Costantini quale candidato della Cdl orfana ( o vedova?) di Forza Italia :”L’Udc ha voluto fortemente la riaggregazione del CentroDestra anche se per i suoi quattro quinti. Oggi possiamo dichiararci moderatamente soddisfatti anche se, con Forza Italia, sono sicuro che Giovanni Gaspari avrebbe avuto qualche problema in più”.

Nessuna parola di astio nei confronti dell’ex Sindaco. Anzi, il Senatore sembra “rimpiangere” sinceramente la mancata occasione di non aver potuto riconfermare Martinelli. Ma prima con le sue dimissioni e poi con la sua decisione di fare corsa a sé egli stesso ha tagliato definitivamente i ponti con gli alleati :”Le dimissioni di Martinelli erano oggettivamente il risultato di un certo problema dell’intera CDL. Con la candidatura di Edio Costantini intendiamo riparare all’errore di fronte alla cittadinanza”.

Definisce la candidatura di Giovanni Gaspari come figlia di una certa nomenclatura di partito mentre è la candidatura di Costantini la vera grande novità di queste elezioni :”…visto che di Martinelli e Gaspari sappiamo già tutto…anzi, troppo!”. Rivendica la bontà dei principi del suo candidato il quale mira a fare della macchina amministrativa un’apparato che funzioni in avanti e non in retromarcia dove, ad esempio, sono i dirigenti e non il Consiglio Comunale o la Giunta a dare gli indirizzi di interventi sul territorio accaparrandosi così meriti ( e retribuzioni) da loro stessi precedentemente programmati.

Citando il Prg Ciccanti constata che sarebbe ora di iniziare a parlare dei “contenuti” dello stesso e non solo dei suoi aspetti estetici e quantitativi.:”Il Prg interessa solo, in modo trasversale, ad una quindicina di persone. Quest’ultime sono le stesse che poi compongono i due partiti: quelli dei fautori e quelli dei poteri forti”.

Secondo il Senatore la vera sfida va fatta nel cercare di creare un modello amministrativo che, come primo in Italia, adotti in tutte le sue mansioni la politica della “prevenzione” che si ottiene facendo spese ed investimenti proporzionati al tempo di ammortamento tenendo presente che sono sempre i cittadini a doverne pagare i costi. Il sogno nel cassetto? Riuscire a creare anche da noi, sulla falsariga di quello di Bologna, un “Modello San Benedetto del Tronto”.

Alla domanda da “un milione di dollari” su come si comporterebbe la Cdl nel caso di un ballottaggio tra Martinelli e Gaspari la risposta è:” Una cosa è certa. Non faremo a Gaspari un secondo favore dopo quello fattogli da Martinelli spaccando la coalizione di CentroDestra”. A buon intenditor….