Italia batte Repubblica ceca: festeggiamenti
| In giro per la città in festa. Ma c'è anche chi lavora
di Marco Braccetti
Ad un quarto d’ora dall’inizio della partita Italia- Repubblica Ceca il centro era per lo più deserto. Solo i bar, ritrovo abituale dei tifosi, erano traboccanti di gente ansiosa di godersi lo spettacolo.
A fine partita, la felicità di proseguire il cammino mondiale senza affrontare il temutissimo Brasile prende il sopravvento e s’iniziano a vedere caroselli di macchine e motorini, clacson a tutto spiano, ed il tricolore, ultimo emblema del calcio pulito, sventolare fieramente.
Nei bar, punti nevralgici del tifo “mondiale” ora c’è un’atmosfera di festa, ma “prima che il risultato si sbloccasse- ci dice Massimo Paoletti del Caffè Florian- c’era molta apprensione. La gente era preoccupata perché, nella ripresa, quelli ad essere in inferiorità numerica sembravamo noi… Grandi lodi da parte di tutti i tifosi a Buffon, davvero un’ottima prestazione. Ha deluso Totti, giudicato da molti non ancora all’altezza di un palcoscenico mondiale. L’augurio di tutti- termina Paoletti- è che la Nazionale possa arrivare dritta dritta in finale, solo così si potrà mettere una pietra sopra allo scandalo che sta travolgendo il calcio nostrano”.
Al bar Sambit di Via Montebello gli umori sono simili: “I tifosi che hanno visto la partita qui da noi mi sono sembrati molto scettici- ci confessa Mauro Lazzari, del suddetto bar- perché nonostante la superiorità numerica non siamo riusciti ad avere il pallino del gioco. Solo sul 2-0 c’è stato un gran sospiro di sollievo, ed alla fine c’è stata esultanza, ma un’esultanza moderata, niente d’esagerato. La speranza di tutti i tifosi- termina Lazzari- è di arrivare fino alla finale, ma io continuo a vedere molto scetticismo.”
Ma per non tutti è stata festa. C'è chi ha dovuto lavorare come i funzionari dell'ACI, che hanno docuto espletare tante pratiche relative ai rinnovi di patente ( vedi foto)
Non ci resta che sperate che la nazionale sappia trasformare lo scetticismo dei suoi tifosi in sentimenti d’approvazione e di gioia, e ciò sarà possibile solo in un modo: andando avanti nella competizione mondiale.
L’appuntamento da segnare in rosso sul calendario fin da ora è quello di domenica 9 luglio, ore 20:00, stadio di Berlino: finalissima della coppa del mondo, con la convinzione, nel profondo del cuore, che l’Italia ci sarà.
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22/06/2006
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