Il Sindaco di Porto Sant’Elpidio Mario Andrenacci interviene sui temi della viabilità, in vista della Conferenza dei Servizi indetta dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che si terrà il giorno venerdì 7 luglio sulla realizzazione della terza corsia autostradale tratto Porto Sant’Elpidio-Pedaso. “Credo che il confronto sui temi della viabilità, così come si è venuto configurando negli ultimi mesi, necessiti di un diverso approccio, unitario e sovracomunale, da parte di tutti i soggetti istituzionali coinvolti. Ho sempre ritenuto di dover affrontare la problematica delle infrastrutture con una visione d’insieme e non particolaristica.

Quando facciamo delle scelte dobbiamo guardare al territorio in modo organico e non frammentario. Vanno in questa direzione, a mio avviso, le proposte inerenti la realizzazione di due Bretelle di collegamento con l’entroterra. La prima per collegare lo snodo del Casello di Porto Sant’Elpidio mediante interventi sul “Lungo Tenna”, che consentirebbero di accogliere il traffico veicolare proveniente dai Comuni dell’interno, nonché di intercettare il traffico da Sud e dalla zona industriale “San Marco alle Paludi” senza gravare ulteriormente sulla SS16.

La seconda bretella potrebbe collegare il casello Autostradale di Porto San Giorgio lungo l’asse della Val d’Ete, utilizzando ed ampliando le viabilità già esistenti. Queste due bretelle, che la Società Autostrade può realizzare a proprio carico, in previsione della terza corsia fino a Pedaso, rappresentano un’occasione da non perdere. Consentirebbero un forte avvicinamento del territorio, con tempi di percorrenza molto abbreviati; potrebbero rappresentare, insieme con la realizzazione della Mare – Monti e della Mezzina, assunte come obiettivi prioritari dalla Regione e dalla Provincia, una risposta concreta allo spopolamento dell’interno, favorire il trasporto delle merci, la raggiungibilità dei centri storici, delle tantissime Country House, Bed &Breakfast ed altre attività turistiche e d’impresa, in una parola, una forte valorizzazione dell’entroterra e delle aree montane.

Una prerogativa unica, e molto apprezzata dai tantissimi estimatori della nostra terra, è proprio quella della vicinanza del mare, delle colline e della montagna. Questa prerogativa è un bene ed una risorsa che deve e può essere sostenuta con delle scelte infrastrutturali che guardino al territorio nel suo insieme. Rinunciare oggi alla opportunità delle due Bretelle può voler dire lasciare per anni ( e tanti anni… ) la situazione così com’è e soprattutto evidenzierebbe una mancanza di rispetto nei confronti delle realtà municipali dell’entroterra che costituiscono, con le loro attività ed il loro dinamismo, un contributo essenziale e fondamentale alla “ricchezza” ed articolazione della nuova Provincia di Fermo”.