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Il presidente della Banca di Teramo e Ascoli On.le Antonio Tancredi inaugura il nuovo Sportello

| S. EGIDIO ALLA V. - "E' solo l'inizio di una pacifica "incursione" per la nascita della Banca del Quadrilatero"

di nicola facciolini


Con l’inaugurazione del nuovo sportello della Banca di Teramo e Ascoli a Sant’Egidio alla Vibrata (Te), ieri mattina, giovedì 28 giugno 2006, è stato raggiunto un nuovo significativo traguardo dalle infinite potenzialità sociali, economiche e culturali per i nostri due territori, il Teramano e l’Ascolano. A soli due mesi dal via libera ufficiale della Banca d’Italia, il nuovo Sportello segna l’ingresso in Val Vibrata dell’istituto di credito cooperativo. Soddisfatto è il Presidente On. Antonio Tancredi che dal novembre 2004, ossia dalla fusione tra la Banca di Teramo e la Banca di Ascoli, nutre il sogno della sua vita: porre le fondamenta per la nascita della Banca del Quadrilatero, un obiettivo strategico di sviluppo economico-finanziario senza precedenti per i nostri due territori.

“La Banca di Teramo e Ascoli può diventare lo strumento per facilitare la realizzazione di questo progetto”- dichiara il presidente Tancredi. Le Banche di Credito Cooperativo sono eredi delle casse rurali, affondano le loro radici nei principi della mutualità, della solidarietà, dell’intervento ai bisognosi, valori fondanti della civiltà occidentale. “Con l’acquisizione della sede di Ascoli della Banca di Credito Cooperativo (Bcc) - spiega il presidente Tancredi - abbiamo allargato il nostro territorio di competenza nella vicina provincia. Gli orizzonti di espansione si ampliano di molto: raggiungiamo quasi 300mila abitanti e una quarantina di comuni tra la provincia di Teramo e la provincia di Ascoli”. Naturalmente il territorio di sviluppo e di attenzione della Banca rimane il Teramano.

“Veda, il progetto assai ambizioso che interessa Ascoli e Teramo, di creare la Banca del Quadrilatero, si può attuare solo in questo modo, per poi ripartire con maggiore vigore e impegno in quella direzione. C’è comunque un lavoro enorme da fare perché il nostro territorio di competenza è vastissimo se rapportato con quello delle singole Bcc non solo della nostra regione ma anche di tutta Italia”. La strategia è chiara: Sant’Egidio è solo l’inizio di un’incursione di più vasta scala. “Vogliamo servire anche il territorio della provincia di Ascoli - rivela Tancredi - vogliamo essere di sostegno e di aiuto ai nostri artigiani, commercianti e a tutti gli imprenditori e gli operatori turistici che operano nel mondo dell’economia, del sociale e della cultura. In tal senso è vitale il rapporto diretto con le economie della Val Vibrata. “E’ naturale e congeniale la nostra presenza tra gli amici vibratiani.

E’ la zona di maggiore sviluppo della nostra provincia, con una rete territoriale di piccole e medie aziende che hanno bisogno di servizi bancari, di banche locali che meglio conoscano le esigenze dei piccoli operatori i quali, magari, in una grande banca non trovano quella attenzione che gli può dare la nostra banca”. Ma è la Banca del Quadrilatero, progetto inizialmente portato avanti dagli amici ascolani, il sogno nel cassetto del presidente Tancredi. “Dobbiamo costituire una banca che abbia come confini San Benedetto del Tronto, Giulianova, Teramo e Ascoli. Siamo a metà strada dopo la nascita del primo sportello della nostra banca in Val Vibrata: dobbiamo completare l’azione del Quadrilatero. Infatti questi nostri due territori sono molto omogeni, hanno uno sviluppo economico simile: la piccola e media azienda è fiorita moltissimo e va sostenuta”.

Le tre valli (Val Vibrata, Val Tordino e Val Vomano) saranno sempre più vicine grazie alla Banca di Teramo e Ascoli. “I nostri clienti chiedono alla loro banca rapidità nelle operazioni, attenzione e serietà negli impegni. E che si intervenga a loro sostegno non quando non hanno bisogno ma soprattutto quando hanno bisogno: tutte cose che cerchiamo di offrire”. C’è un brutto detto che dice: la banca ci dà l’ombrello quando non piove, ma quando piove ce lo chiude. Presidente, cosa ne pensa? “Noi abbiamo un sogno: vogliamo fare l’esatto contrario. Aprire l’ombrello quando le imprese hanno bisogno per difendere gli imprenditori dall’uragano e dalla pioggia.

E magari chiuderlo quando non ne hanno più bisogno. Noi cerchiamo di fare in modo che la Banca di Teramo e Ascoli abbia la massima considerazione e attenzione verso il cittadino, cercando di venirgli incontro non in modo surrettizio e improvvisato, ma seriamente. Conoscendo le sue esigenze e portandolo a far fondo ad esse, magari anche contro la sua volontà, se a beneficio del cliente che molte volte non sa quali siano le sue reali necessità. In questo la nostra banca sta acquisendo una professionalità tale da porter orientare la propria clientela sulle strategie e le mosse più appropriate, per affrontare le crisi e vincerle nell’espansione delle proprie attività imprenditoriali. La banca deve arrivare a far questo”.

01/07/2006





        
  



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