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Confartigianato. Commemorazione del Sen. Rodolfo Tambroni

| ANCONA - Il ricordo del presidente Spacca

Il presidente Gian Mario Spacca ha presenziato alla cerimonia della Confartigianato (in Ancona) nel corso della quale è stata ricordata la figura del Sen. Rodolfo Tambroni Armaroli, a 10 anni dalla scomparsa, che si è tenuta oggi presso l’Auditorium dell’organizzazione.

Il Presidente lo ha ricordato in un intervento affettuoso, partendo dalle comuni origini fabrianesi, quindi l’impegno nella Democrazia Cristiana, il contributo all’interno delle Istituzioni, nell’organizzazione artigiana, dove è stato protagonista nel costruire quella cultura d’impresa che è l’ossatura del tessuto economico, e non solo, delle Marche.

Un uomo popolare – ha ricordato – quando con questo termine si intendeva cosa diversa da oggi, i media non avevano il peso attuale e bisognava essere capaci di “dialogare dal vivo, capaci di interpretare non i sondaggi”, ma le realtà che ognuno viveva sulla propria pelle. Non a caso ha fatto anche l’esperienza di sindaco.

Spacca ha sottolinetoa che non è giusto considerarlo “uomo di parte”, anche se ha vissuto un periodo dove gli scontri sono stati anche aspri, di contrapposizione ideologica: “È stato di parte, perché è stato dalla parte degli interessi popolari”, non sottraendosi mai al confronto, al dibattito e al perseguimento degli interessi della comunità.

E’ in questo contesto, che matura il suo percorso dentro la Confartigianato, prima come costruttore della Federazione regionale e quindi a livello nazionale.

“Aveva capito, con grande anticipo, le potenzialità del modello “piccolo è bello”, del lavoro autonomo, dell’artigianato. Aveva intuito che tali potenzialità potevano valorizzarsi facendo rete e squadra. Aveva compreso che, anche una pur grande organizzazione, aveva più peso se poteva presentarsi unita alle altre”: e qui Spacca ha ricordato, che sotto la sua presidenza, nasce il dialogo con le altre organizzazioni e si tengono le prime manifestazioni di piazza unitarie.

C’è poi il capitolo che vede il Tambroni-amministratore regionale, impegnato su più fronti: non solo l’artigianato, ma l’informatica, l’organizzazione del personale, le biblioteche, come servizio dei Consigli regionali ai cittadini.

C’è il senatore, e un’attenzione al ruolo nuovo che stavano assumendo le Regioni.

Finite tutte le esperienze politiche, si rituffa nella società civile, porta avanti diversi incarichi, a partire dall’Associazione europea dei Ceti Medi, mettendo così a frutto anni di esperienza, superando la visione nazionale per proiettarsi in una dimensione più moderna, europea, appunto.

23/09/2006





        
  



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