"L'accordo in sede comunitaria sulle nuove misure antidumping contro l'importazione di calzature dalla Cina e dal Vietnam è solo un palliativo. Si tratta, infatti, di un compromesso al ribasso, come già denunciato al ministro Bonino tramite una lettera. Forse è anche segno della debolezza del Governo Prodi nel trovare ampie convergenze a livello europeo dovendo infatti accettare solamente una proposta che rimanda il problema. L'essere passati da cinque a due anni per il periodo di imposizione di dazi senza un'adeguata politica per combattere la concorrenza sleale cinese e frenare così l'eccessivo import di Pechino è un grave rischio per migliaia di produttori italiani che si aspettavano nettamente qualcosa di più da questa decisione comunitaria. Inoltre, non è chiaro quanto saranno i dazi sulle scarpe da bambino. Ora ci riserviamo di presentare una petizione al Parlamento europeo: serve una strategia seria e concreta contro la concorrenza sleale e la contraffazione visto che, tra due anni, il problema si ripresenterà in modo ancora più grave. Inoltre, chiediamo che venga istituito il prima possibile il marchio obbligatorio per i prodotti extra-Ue: le regole, anche per l'etichettatura, deve essere chiare e uguali per tutti".
Queste le parole del capodelegazione di An al Parlamento europeo, Roberta Angelilli.

"Dopo la lettera inviata al ministro Bonino, nessuno poteva dichiararsi all'oscuro del problema", ha spiegato il consigliere comunale di Monte Urano e presidente provinciale di Azione giovani, Andrea Sabbatini. "Visto che le nostre richieste sono state largamente disattese, ci impegneremo a portare avanti l'ulteriore iniziativa proposta dal capodelegazione di An al Parlamento europeo, Roberta Angelilli, ovvero una petizione europea: non possiamo lasciare nulla di intentato e combatteremo fino all'ultima firma, se sarà necessario", ha continuato Sabbatini, intervenuto già in passato sulla questione, lanciando proprio la proposta di una petizione per i dazi sulle calzature da bambino. "L'interesse è quello di proteggere e tutelare il nostro prodotto", afferma Sabbatini che continua "sono entusiasta del lavoro dell'Onorevole Angelilli e spero che al contempo il ministro Bonino accolga le nostre richieste perché è in gioco non solo il futuro dell'intero settore, ma anche il futuro di molte famiglie italiane".