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Domenico Martinelli lascia la politica

San Benedetto del Tronto | Dopo averle accennate alcune settimane fa l'ex sindaco le ha confermate presentandole nella giornata di giovedì al protocollo.

di Carmine Rozzi

L'ex sindaco Domenico Martinelli mentre inaugura il primo tratto di Lungomare. A suo finaco la madrina, Katia Ricciarelli


L’ex Sindaco Dott. Domenico Martinelli ha presentato oggi in forma ufficiale le sue dimissioni da consigliere comunale della Lista Martinelli. Il suo posto sarà preso dal prof. Antonio Felicetti primo dei non eletti. Esce così definitivamente dalla scena politica un “civile” che, a sentire qualcuno, ci era entrato quasi suo malgrado. Scoperto, in senso politico,. da un altro ex di lusso, il parlamentare Gianluigi Scaltritti, che riuscì a convincerlo e a entrare in politica con una propria lista appoggiata dalla Cdl.

Alle comunali del 2001 un centrosinistra diviso e dilaniato da polemiche interne, grosso modo le stesse che, guarda caso, determineranno la sconfitta del centrodestra in quelle del 2006, perde malamente schierando come candidato il dott. Domenico Mozzoni. Dei due vince il Domenico ginecologo che si insedia ufficialmente nel maggio del 2001. Il suo mandato dura in tutto 4 anni e tre mesi. Sarà una delle Amministrazioni più travagliate che la storia comunale sanbenedettese ricordi. La maggioranza, come un vulcano in piena attività, inizia ad eruttare con sempre maggiore virulenza, fiumi di faide interne. Succede di tutto e di più. Si accusano a vicenda, si pugnalano alle spalle, si salta da un partito all’altro come al gioco della campana.

Lo stesso Martinelli ci mette del suo licenziando su due piedi alcuni dei suoi stessi assessori. La prima crisi nell’estate del 2002 quando la maggioranza chiede, ed ottiene, la cacciata dell’assessore allo sport (attuale coordinatore di An) Luigi Cava. Non passa un anno che ci risiamo. Questa volta, sempre in estate, Fi sfiducia l’assessore Gabriella Ceneri, poi rimossa dallo stesso Martinelli. E la cosa si ripete puntuale nel 2004 , siamo ad agosto, quando è lo stesso Martinelli ad essere posto sotto mozione di sfiducia, poi non approvata. Un mese dopo il primo cittadino sfiducia l’assessore Nazareno Pompei di Fi. Nell’ottobre dello stesso anno si dimette l’assessore ai LL.PP Leo Sestri e si va al rimpasto di Giunta. Nel 2005 la catarsi.

A maggio An vota con l'appoggio del  centrosinistra contro la vendita delle scuole. Questo scatena le ire del Sindaco che tenta di sostituire l’allora Presidente del Consiglio Giorgio De Vecchis (An) con un esponente dell’opposizione, Antimo Di Francesco (Margherita). Tutto precipita. Azione Indipendente chiede un assessorato, Alleanza Nazionale chiede la testa dell’assessore alla Cultura Bruno Gabrielli. L’assessore Antonio Felicetti, in un tentativo estremo di salvare il salvabile si immola e si dimette per cercare di favorire l’ennesimo rimpasto. Fino a che il Sindaco Domenico Martinelli ricordandosi di essere anche dottore dà un taglio di bisturi netto e definitivo alla telenovela protocollando l’11 agosto 2005 le proprie dimissioni. Nei venti giorni che seguono all’hotel “Quadrifoglio” tutti i partiti della maggioranza faranno scendere in campo i loro pezzi da novanta per cercare di ricomporre l’insanabile.
Passano i canonici ventii giorni e Martinelli non torna sulle sue decisioni.

Dopo 8 mesi di commissariamento nuove elezioni. Il centro-sinistra unito e compatto, almeno in apparenza, presenta Giovanni Gaspari. Il centrodestra, diviso più che mai, di candidati ne presenta due. An, Udc, Lega Nord propongono Edio Costantini. Martinelli si ripropone con la sua Lista e l’appoggio del Partito Repubblicano. Stravince Gaspari. L’ex sindaco si ritrova sui banchi dell’opposizione con il fido Tassotti al quale lascia il posto di Capogruppo. Ma non è più lo stesso. Una presenza educata e dignitosa. Interventi quasi di sottotono solo per questioni inerenti il Prg, suo cavallo di battaglia. Si nota sempre più che soffre la mancanza della politica con la “P” maiuscola. Quella fatta da Sindaco.

Passano due mesi e mezzo poi, non del tutto inaspettato, lo sfogo sulla testata di un giornale e i primi accenni di voler uscire definitivamente dalla scena politica per dedicarsi esclusivamente alla sua professione di ginecologo dove eccelle. La motivazione ufficiale suona all’incirca così “A me piace fare le cose fatte bene e uno per volta. Come medico e come consigliere non avrei il tempo materiale per entrambi ”.

Riproponiamo integralmente quello che potrebbe essere il suo "testamento" politico ovvero il testo del manifesto con il quale, circa un anno fa, l’allora Sindaco Domenico Martinelli si rivolgeva alla città per salutarla dopo aver dato le sue prime dimissioni.

“Cari Sambenedettesi,
è difficile spiegare in poche parole perché sono stato costretto a dimettermi dalla carica di Sindaco di San Benedetto del Tronto. Tante sono state le difficoltà che ho dovuto superare e, se l’inesperienza ha giocato un ruolo, soprattutto nella prima fase del mandato, le incomprensioni all’interno della coalizione ed il protagonismo di alcuni suoi componenti mi hanno costretto a lasciare anzitempo l’incarico.

Desidero ringraziare tutti voi, cittadini sambenedettesi, che mi avere sostenuto ed incoraggiato in questi anni impegnativi, che avete capito la mia difficoltà ad operare in un ambiente caratterizzato da logiche e meccanismi strani, diversi da quelli che regolano la vita e le attività di tutti noi.
Ho cercato in questi anni di portare in Comune la mia esperienza di professionista impegnato nel sociale, con l’unico obbiettivo di lavorare per la gente e di realizzare quelle opere utili alla crescita civile, culturale ed economica di San Benedetto del Tronto.

Il Lungomare, la Scuola del Paese Alto, la riapertura al pubblico del Torrione, simbolo della città, il Centro di Aggregazione Giovanile, le piste ciclabili, gli investimenti al Mercato Ittico e per il Porto, la messa a norma dello Stadio e della Pista di Atletica, l’arredo del Centro, la ristrutturazione del Palazzo Comunale di Porto d’Ascoli, la Piazza del Redentore, la Palestra polifunzionale dell’Agraria, la Sede Universitaria….tante cose sono state realizzate, per altre sono pronte soldi e progetti, altre ancora potevano essere avviate in questo finale di Legislatura. Sempre senza chiedere un euro in più ai sambenedettesi, come sempre abbiamo fatto.

E’ ora di guardare avanti : mi auguro che la città possa avere al più presto una nuova amministrazione capace di proseguire con rapidità e decisione l’azione di rilancio e riqualificazione del territorio che noi, seppur tra tanti ostacoli, abbiamo condotto”.

Domenico Martrinelli
Originario di Pescorocchiaro (Rieti)
Cresce in una famiglia numerosa (sette figli). Frequenta il Liceo Classico a Parma, si laurea in Medicina e Chirurgia all'età di 24 anni presso l'Università "La Sapienza" di Roma con il massimo dei voti, specializzato presso la stessa Università in Ostetricia e Ginecologia, nel 1980. Dopo otto anni di medico ospedaliero, svolge la sua attività di ginecologo presso la Casa di Cura "Stella Maris" di S. Benedetto con l'incarico, per circa quattro anni, di Responsabile del Reparto, fino alla sua elezione a Sindaco della Città nel 2001. Nel 1979 sposa una sambenedettese, Paola Marchionni. Due figlie, Ilaria di anni 19 e Arianna di anni 10.

05/10/2006





        
  



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