Il Comune di Fermo, attraverso una lettera, ha chiesto alle Associazioni di categoria un parere sullo spostamento del mercato settimanale.  “Siamo alle solite – dice Ennio Viozzi, dell'Assocommercianti di Fermo e Circondario – veniamo coinvolti quanto tutto è stato deciso e ci si chiede soltanto di ratificare. Noi, non è la prima volta che lo affermiamo, a questo gioco non ci stiamo più. Abbiamo chiesto in centinaia di occasioni di essere interpellati preventivamente, di istituire un tavolo di lavoro dove dibattere i problemi della categoria, proprio in vista dei grandi sacrifici che la stessa subirà dal mese prossimo alla fine dei lavori del Project financing e quelli successivi all'apertura della nuova struttura”.

L'Assocommercianti non ha mai condiviso l'intervento a Nord e negli anni s'è battuta, spesso da sola,contro l'intervento. Il parere richiesto alle Associazioni è relativo allo spostamento delle bancarelle da decenni ospitate in Piazzale Azzolino e Piazzale Michelangelo, che con l'apertura del cantiere dovranno essere spostate. Nella lettera si legge che è “intenzione di questa amministrazione spostare le bancarelle in Piazza Dante, in modo da creare un polo importante di commercio su aree pubbliche in continuità con quanto esistente in P.le Tupini e con gli operatori del Mercato Coperto”.

“Non si sono però resi conto – prosegue Viozzi – che l'area diventerebbe inaccessibile alle auto, ed anziché creare un Polo importante si andrà a danneggiare l'esistente oltre alle difficoltà di circolazione, visto che su Piazza Dante stazionano anche i mezzi del trasporto pubblico. A nostro avviso si rischia la paralisi”.

In alternativo l'Assocommercianti suggerisce di spostare le bancarelle nella parte bassa di Viale Vittorio Veneto, in doppia fila, vista la possibilità di utilizzare per intero la passeggiata. “Se lo spazio non dovesse essere sufficiente si potrebbe proseguire utilizzando anche la parte iniziale di Via XX settembre, come si fa per le Fiere. Spero – finisce Viozzi – che anche le altre Associazioni di categoria si facciano sentire, e soprattutto, con ogni rispetto per il dirigente, che comunicazioni di questo genere siano firmate se non dal sindaco, almeno dall'assessore competente”.