Si apre dibattito su nuova legge regionale per istruzione e formazione
| MACERATA - Il dibattito, organizzato dagli assessori provinciali allIstruzione, Clara Maccari, e alla Formazione, Carla Monachesi, è stato molto partecipato e si è protratto per oltre tre ore.
Si è tenuto a Piediripa di Macerata, nella sala conferenze della Provincia, il primo dei quattro incontri che la Regione ha programmato nel territorio marchigiano per elaborare la proposta di legge sul “Sistema educativo e formativo delle Marche”.
Il dibattito, organizzato dagli assessori provinciali all’Istruzione, Clara Maccari, e alla Formazione, Carla Monachesi, è stato molto partecipato e si è protratto per oltre tre ore, con interventi costruttivi da parte dei rappresentanti delle varie componenti sociali. Ha coordinato i lavori l’assessore regionale Ugo Ascoli, promotore dell’iniziativa legislativa: “La Regione – ha detto – ha voluto aprire un’ampia consultazione tramite incontri con il mondo della scuola, con i rappresentanti delle autonomie locali, degli enti di formazione professionale, dell’associazionismo, delle rappresentanze sindacali e sociali e di quanti altri soggetti sono interessati al settore.
Lo scopo è quello di approfondire, discutere e rendere più attuale e più vicina ai bisogni del territorio la nuova proposta di legge regionale”.
Numerosi interventi hanno sottolineato l’importanza di questa azione di governo su un tema – come l’istruzione e la formazione – che interessa tutte le componenti della società, poiché “ogni persona ha diritto a una formazione di qualità e i processi che la rendono possibile costituiscono elemento fondamentale per lo sviluppo economico e sociale del territorio”.
Fra gli obiettivi che la proposta di legge si propone di conseguire, “per lo sviluppo di una società solidale e di un’economia della conoscenza”, ci sono – ad esempio – la garanzia di una presenza diffusa degli istituti scolastici e formativi nel territorio regionale, con particolare riferimento alle aree montane; la prevenzione e il recupero del disagio giovanile e della dispersione scolastica; la valorizzazione dei saperi acquisiti; l’innalzamento dei livelli culturali e professionali.
Ma il principio-cardine del testo legislativo resta quello di garantire “il diritto individuale di accesso all’apprendimento lungo il corso della vita, prevedendo e rimuovendo gli ostacoli che ne impediscono l’esercizio”.
Come noto, la proposta di legge regionale di riforma del sistema di istruzione e formazione deriva dalla revisione del Titolo V della Costituzione che ora, nel settore dell’educazione, attribuisce la competenza esclusiva alle Regioni per quanto riguarda l’istruzione e la formazione professionale, mentre assegna la competenza concorrente fra Stato e Regioni sull’istruzione (fatta salva l’autonomia scolastica).
Le prossime assemblee, in calendario fino all’11 dicembre, si terranno – nell’ordine – a Pesaro, San Benedetto e Ancona.
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03/12/2006
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