Teramo / Strana rapina alla Bnl in pieno centro storico
| TERAMO - Furto di 30 mila euro. Salva la cassaforte. Il capo della Mobile, il dr. Capasso: Davvero molto strana una rapina in centro con queste modalità.
di Nicola Facciolini
Pare che sia effettivamente di 29 mila euro il bottino della rapina di ieri pomeriggio 13 febbraio 2007 alla filiale della Bnl di piazza Orsini, in pieno centro storico. Gli agenti della Squadra Mobile di Teramo, al comando del vicequestore dr. Capasso, hanno rinvenuto la macchina usata per la fuga, una Fiat
Uno verde scuro, nei pressi via Guido II, all'incrocio con via Fonte Regina. I tre, secondo alcune testimonianze, hanno abbandonato in fretta l'utilitaria e si sono diretti verso via Maestri del Lavoro fino al piazzale del cinema Smeraldo dove evidentemente avevano parcheggiato l’auto "vergine”. Dai sanitari si apprende che non destano preoccupazioni le condizioni di R.D.N., l'impiegato che è stato ferito con il taglierino da uno dei rapinatori: ha una ferita a una guancia, guarirà in poco meno di una settimana. Chi ha agito, secondo quanto sostengono gli agenti della Polizia di Stato, conosce bene la città e si tratta sicuramente di italiani. Hanno agito con i guanti, sono stati attenti ad entrare di spalle per evitare di essere ripresi in volto dalle telecamere dell'impianto tv a circuito chiuso.
Le drammatiche testimonianze delle persone che si trovavano all'interno della banca, sono al vaglio degli inquirenti:“Abbiamo avuto paura – dicono i testimoni – loro erano molto nervosi, sudavano e urlavano frasi violente”.
Il tutto è avvenuto in piazza Orsini a pochi passi dalla redazione del settimanale diocesano “L’Araldo Abruzzese” e dal Municipio. I tre uomini sarebbero stati visti da alcuni testimoni arrivare con una Fiat
Uno vecchio modello di colore verde scuro. All’interno della filiale c’erano circa venti persone, una decina di impiegati ed altrettanti clienti. Con fare deciso, ma in evidente stato di agitazione, i tre - che sarebbero tutti italiani - sono saltati sul bancone e hanno costretto i cassieri a consegnare loro il denaro.
Quando hanno cercato di lasciare la banca, per un problema tecnico le porte a consenso non si sono aperte e uno di loro, sospettando che i dipendenti avessero azionato i sistemi di allarme, si è rivolto minacciosamente a uno dei dipendenti e lo ha colpito al volto, intimandogli di aprire.
Sono poi fuggiti tra la gente agitando i taglierini e si sono dileguati a bordo della macchina, rinvenuta poi dagli agenti della squadra mobile di Teramo alla periferia della città.
L'auto risulta rubata stamattina a Giulianova. Sono scattati posti di blocco in tutta la Provincia e si sospetta che la banda si sia allontanata raggiungendo il casello autostradale. Il capo della Mobile, il dr. Capasso ha commentato la rapina con le testuali parole:“Davvero molto strana una rapina in centro con queste modalità, in pieno giorno”. Gli inquirenti stanno raccogliendo le tracce lasciate proprio nell’auto. Il dipendente è stato curato all’ospedale cittadino e la sua ferita saturata con una decina di punti.
Uno verde scuro, nei pressi via Guido II, all'incrocio con via Fonte Regina. I tre, secondo alcune testimonianze, hanno abbandonato in fretta l'utilitaria e si sono diretti verso via Maestri del Lavoro fino al piazzale del cinema Smeraldo dove evidentemente avevano parcheggiato l’auto "vergine”. Dai sanitari si apprende che non destano preoccupazioni le condizioni di R.D.N., l'impiegato che è stato ferito con il taglierino da uno dei rapinatori: ha una ferita a una guancia, guarirà in poco meno di una settimana. Chi ha agito, secondo quanto sostengono gli agenti della Polizia di Stato, conosce bene la città e si tratta sicuramente di italiani. Hanno agito con i guanti, sono stati attenti ad entrare di spalle per evitare di essere ripresi in volto dalle telecamere dell'impianto tv a circuito chiuso.
Le drammatiche testimonianze delle persone che si trovavano all'interno della banca, sono al vaglio degli inquirenti:“Abbiamo avuto paura – dicono i testimoni – loro erano molto nervosi, sudavano e urlavano frasi violente”.
Il tutto è avvenuto in piazza Orsini a pochi passi dalla redazione del settimanale diocesano “L’Araldo Abruzzese” e dal Municipio. I tre uomini sarebbero stati visti da alcuni testimoni arrivare con una Fiat
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Quando hanno cercato di lasciare la banca, per un problema tecnico le porte a consenso non si sono aperte e uno di loro, sospettando che i dipendenti avessero azionato i sistemi di allarme, si è rivolto minacciosamente a uno dei dipendenti e lo ha colpito al volto, intimandogli di aprire.
Sono poi fuggiti tra la gente agitando i taglierini e si sono dileguati a bordo della macchina, rinvenuta poi dagli agenti della squadra mobile di Teramo alla periferia della città.
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14/02/2007
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