Italy Symposium
Teramo | Forza Italia: Perché i tour operator USA ignorano la Città di Teramo e vanno ad Ascoli Piceno?.
di Nicola Facciolini
In merito alle ultime notizie relative all'incontro internazionale di Montesilvano Italy Symposium con i 300 tour operator americani in visita alle bellezze e bontà della nostra Regione Abruzzo, non si è fatta attendere la reazione di Forza Italia di Teramo.
"Non sarà certamente un traghetto "last minute" a riempire il vuoto politico-programmatico di una sinistra che deliberatamente ha escluso per l'ennesima volta la Città di Teramo dalla rotta turistica e culturale degli amici Americani in visita nella nostra Regione. Non sarà certamente l'ultimo volo "pindarico", messo in piedi di tutta fretta per salvare il salvabile, a sanare quest'ennesima ferita inferta ai cittadini e alle imprese del capoluogo aprutino". Gli azzurri aprutini, a nome dei Teramani, nella nota aggiustano il tiro. "Avremmo voluto far conoscere, far amare e far apprezzare agli amici Americani anche le prelibatezze e le ricchezze eno-gastronomiche che la città di Teramo è in grado di offrire alle decine di giornalisti USA in visita in Abruzzo in occasione dell'Italy Symposium.
E, invece, nulla. I 300 tour operator degli Stati Uniti che dal prossimo 21 aprile 2007 saranno invece a Montesilvano, visiteranno in appena tre giorni soltanto Civitella del Tronto, Castelli e il centro storico (non il mare!) di Giulianova e, a quanto pare, anche Ascoli Piceno. Sic! Se gli amici Americani - come dicono alcuni - hanno scelto solo queste mete, concordate comunque ai massimi livelli istituzionali, e non Teramo, ci sarà pure un motivo". Insomma, Teramo, città capoluogo di provincia, incredibilmente e per l'ennesima volta, è fuori da ogni rotta e preferenza Usa. Colpa del Duomo chiuso per lavori in corso, dei mezzi-ponti, pozzi e caverne del Lotto Zero? Dei cantieri aperti un po' ovunque? "Pensiamo proprio di no. Ciò che più preoccupa, invece, è la grave omissione di una colpevole sinistra bugiarda, spavalda e senza speranza che antepone l'interesse privato e di bottega all'interesse pubblico della collettività aprutina.
La provincia di Teramo e i Teramani tutti, sono artefici del 60% dell'offerta-ricchezza turistica regionale ma le ricadute effettive, anche sul piano dell'immagine internazionale, sono banali e irrisorie. A queste "lacune" occorre dire: basta!". Forza Italia denuncia nella nota quelle che definisce "gravi omissioni politico-programmatiche". Va anche detto che agli amici Americani piace il nostro territorio, la nostra buona tavola.
"Ma conoscono le nostre magiche "mazzarelle" e "li scrippelle ‘mbusse"? Agli americani piace il menù agrituristico, e non certamente andare al mare nella costa teramana come, invece, alcuni vanno miseramente propagandando. Preferiscono la Sardegna e la Sicilia, se vogliono andare al mare". Teramo sarebbe così oggi ignota agli amici Americani "perché, a detta di molti, non offrirebbe nulla di buono, perché priva di ricettività, accoglienza e buona tavola. Fatto gravissimo se a pensare e scrivere queste menzogne sono alcuni abruzzesi male informati o, peggio, alcuni teramani, intellettuali e buongustai che dovrebbero rispondere solo ai loro Lettori, Cittadini e Imprenditori, piuttosto che ai potenti di turno, raccontando la verità che invece nascondono". E qual è questa verità? "La sinistra lo spieghi ai Teramani ma, per questi motivi, abbiamo seri dubbi che un Quattro Stelle possa fare la differenza, all'ultimo minuto.
Se Teramo fosse collocata negli USA - domandano gli azzurri aprutini - con tutto quello che è in grado di offrire solo in termini eno-gastronomici? Pensate, saremmo tutti ricchissimi".
"Non sarà certamente un traghetto "last minute" a riempire il vuoto politico-programmatico di una sinistra che deliberatamente ha escluso per l'ennesima volta la Città di Teramo dalla rotta turistica e culturale degli amici Americani in visita nella nostra Regione. Non sarà certamente l'ultimo volo "pindarico", messo in piedi di tutta fretta per salvare il salvabile, a sanare quest'ennesima ferita inferta ai cittadini e alle imprese del capoluogo aprutino". Gli azzurri aprutini, a nome dei Teramani, nella nota aggiustano il tiro. "Avremmo voluto far conoscere, far amare e far apprezzare agli amici Americani anche le prelibatezze e le ricchezze eno-gastronomiche che la città di Teramo è in grado di offrire alle decine di giornalisti USA in visita in Abruzzo in occasione dell'Italy Symposium.
E, invece, nulla. I 300 tour operator degli Stati Uniti che dal prossimo 21 aprile 2007 saranno invece a Montesilvano, visiteranno in appena tre giorni soltanto Civitella del Tronto, Castelli e il centro storico (non il mare!) di Giulianova e, a quanto pare, anche Ascoli Piceno. Sic! Se gli amici Americani - come dicono alcuni - hanno scelto solo queste mete, concordate comunque ai massimi livelli istituzionali, e non Teramo, ci sarà pure un motivo". Insomma, Teramo, città capoluogo di provincia, incredibilmente e per l'ennesima volta, è fuori da ogni rotta e preferenza Usa. Colpa del Duomo chiuso per lavori in corso, dei mezzi-ponti, pozzi e caverne del Lotto Zero? Dei cantieri aperti un po' ovunque? "Pensiamo proprio di no. Ciò che più preoccupa, invece, è la grave omissione di una colpevole sinistra bugiarda, spavalda e senza speranza che antepone l'interesse privato e di bottega all'interesse pubblico della collettività aprutina.
La provincia di Teramo e i Teramani tutti, sono artefici del 60% dell'offerta-ricchezza turistica regionale ma le ricadute effettive, anche sul piano dell'immagine internazionale, sono banali e irrisorie. A queste "lacune" occorre dire: basta!". Forza Italia denuncia nella nota quelle che definisce "gravi omissioni politico-programmatiche". Va anche detto che agli amici Americani piace il nostro territorio, la nostra buona tavola.
"Ma conoscono le nostre magiche "mazzarelle" e "li scrippelle ‘mbusse"? Agli americani piace il menù agrituristico, e non certamente andare al mare nella costa teramana come, invece, alcuni vanno miseramente propagandando. Preferiscono la Sardegna e la Sicilia, se vogliono andare al mare". Teramo sarebbe così oggi ignota agli amici Americani "perché, a detta di molti, non offrirebbe nulla di buono, perché priva di ricettività, accoglienza e buona tavola. Fatto gravissimo se a pensare e scrivere queste menzogne sono alcuni abruzzesi male informati o, peggio, alcuni teramani, intellettuali e buongustai che dovrebbero rispondere solo ai loro Lettori, Cittadini e Imprenditori, piuttosto che ai potenti di turno, raccontando la verità che invece nascondono". E qual è questa verità? "La sinistra lo spieghi ai Teramani ma, per questi motivi, abbiamo seri dubbi che un Quattro Stelle possa fare la differenza, all'ultimo minuto.
Se Teramo fosse collocata negli USA - domandano gli azzurri aprutini - con tutto quello che è in grado di offrire solo in termini eno-gastronomici? Pensate, saremmo tutti ricchissimi".
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17/04/2007
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